Contro il caro rata dei mutui si allunga la durata e si rende più facile il passaggio dal variabile al fisso con condizioni più elastiche. Sono le direzioni su cui l’associazione bancaria italiana (Abi) è pronta a fare sistema con il ministero dell’economia.

Contro il caro rata dei mutui si allunga la durata e si rende più facile il passaggio dal variabile al fisso con condizioni più elastiche. Sono le direzioni su cui l’associazione bancaria italiana (Abi) è pronta a fare sistema con il ministero dell’economia.

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Ma come si concretizzerà l’alleggerimento presso le famiglie? Intanto si parte da un dato che attualmente in Italia la percentuale dei mutui a tasso fisso è al 63%, chi ha un mutuo a tasso variabile rientra nel 37% della casistica.

In questa si deve poi operare una ulteriore differenza i mutui a tasso variabile con cap (tetto) che è una protezione automatica sull’aumento dei tassi e chi ha una formula di durata variabile, di fronte all’aumento dei tassi la rata si mantiene costante quello che aumenta è la durata.

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E questa è una delle ipotesi che Abi segnalerà alle altre associate, spingere sulla rinegoziazione e in particolare sull’elemento della durata, forte anche dell’esperienza già praticata da altri istituti bancari.

Si spingerà dunque per la possibilità di allungare la rata che attualmente è in media sui 30 anni fino a 40 anni.

In questa direzione opera ad esempio Banca Intesa San Paolo per i mutui under 36.

L’Abi inviterà poi a riprendere la possibilità di conferire le surroghe, crollate in questa fase in cui apparentemente il trasloco di mutuo non è conveniente e comporta un aggravio. Si potrà poi partire dalla disposizione della legge di bilancio del passaggio da tasso variabile a fisso a condizioni con un margine di discrezionalità proprio sulle condizioni.

Al momento la legge fissa come condizioni di passaggio un mutuo fino a 200 mila euro e un Isee fino a 35 mila euro, per Abi le banche possono avere la strada aperta a considerare la storia creditizia del cliente e poter decidere di valutare importi di mutuo più alto e soglie Isee più elevate.

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Infine informare sulle possibilità di sospensione della rata accedendo al fondo Gasparrini. In questo caso le ipotesi sono elencate da legge, dovrà dunque essere il governo a valutare la possibilità di un ampliamento delle condizioni di accesso.

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