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  • Con la manovra 2024 cambieranno diversi aspetti legati al fisco italiano, tra cui le aliquote IRPEF e IRES.
  • Per le Partite Iva il governo sta lavorando a dei cambiamenti nel calendario degli adempimenti obbligatori.
  • Al centro dell’attenzione c’è la possibilità di accorpare le attuali due aliquote IRPEF più basse in un unico scaglione.

La Legge di Bilancio 2024 non è ancora arrivata, ma il governo sta lavorando su alcuni aspetti importanti che riguardano il piano fiscale, per cui si prevede l’arrivo di due decreti. In particolare, con la prossima manovra cambieranno alcune delle principali tasse applicate sul lavoro e alle imprese, ovvero l’IRPEF e l’IRES.

In entrambi i casi si prospetta una revisione delle aliquote, ovvero delle percentuali di tassazione applicate al reddito prodotto. Per le Partite Iva tuttavia le novità non finiscono qui: il governo sta lavorando ad una modifica sostanziale del calendario degli adempimenti fiscali, per cui si prevede l’addio all’acconto di novembre.

Per il momento si attende la conferma definitiva del via libera a queste modifiche, a seguito del Consiglio dei Ministri di lunedì 16 ottobre 2023. Al centro dell’attenzione del governo, oltre alle misure fiscali, ci sono diversi interventi per contrastare l’inflazione.

Come cambierà l’IRPEF con la manovra 2024

Intorno all’IRPEF si discute da tempo, soprattutto per ciò che riguarda la possibile nuova riduzione del numero di scaglioni con cui questa tassa viene calcolata. Al momento le aliquote sono 4, ma il governo intende portarle a 3 nel prossimo periodo, intervenendo con la Legge di Bilancio 2024. Qui di seguito abbiamo riportato la suddivisione in scaglioni IRPEF attuale.

Scaglione di reddito Aliquota 2023
Fino a 15.000 euro 23%
Da 15.000,01 a 28.000 euro 25%
Da 28.000,01 a 50.000 euro 35%    
Oltre 50.000 euro 43%

Questa suddivisione presto verrà modificata dalla nuova manovra, secondo quanto previsto dal governo Meloni. L’intenzione di ridurre il numero di aliquote è in linea con le intenzioni dell’attuale esecutivo di andare progressivamente verso una flat tax unica per tutti.

Anche se questo obiettivo è ancora lontano, comunque presto si assisterà ad una revisione importante dell’IRPEF. Ma come cambieranno queste aliquote? Nel 2024 le due percentuali inferiori potrebbero essere accorpate in un unico scaglione, con tassazione al 23% estesa a chi percepisce un reddito fino a 28.000 euro, con l’obiettivo di favorire i redditi bassi. Ecco come potrebbe cambiare l’IRPEF nel 2024.

Scaglione di reddito Aliquota 2024
Fino a 28.000 euro 23%
Da 28.000,01 a 50.000 euro 35%    
Oltre 50.000 euro 43%

In cosa si traduce questo cambiamento? Si ipotizza che in busta paga per i lavoratori potrebbero convogliare circa 120 euro in più grazie a questa rimodulazione dell’IRPEF, che verrà proposta con un apposito decreto.

Uno dei problemi di questo provvedimento riguarda le risorse: per introdurre questo sistema di aliquote in modo strutturale infatti servirebbero risorse costanti nel tempo. Si può ipotizzare quindi che tale revisione riguarderà solo il 2024, oppure che verranno messe in campo delle strategie per bilanciare il sistema, tra cui quella di ridurre le detrazioni fiscali disponibili attualmente.

IRES 2024: le ipotesi con la Legge di Bilancio

Tipologia IRES Percentuale Imprese destinatarie
IRES 2023 24% Società soggette all’IRES
IRES 2024 24% Società soggette all’IRES che non assumono lavoratori in categorie svantaggiate
Mini-IRES 2024 15% Società soggette all’IRES che assumono a tempo indeterminato giovani, donne o ex percettori del reddito di cittadinanza

Con la manovra 2024 cambierà anche una importante tassa applicata sulle società, ovvero l’IRES. Questa imposta infatti, che attualmente si trova al 24%, potrebbe presto diminuire per molte aziende italiane. L’obiettivo del governo è quello di ridurre questa tassa fino al 15% per premiare le imprese che assumono.

In particolare, inizialmente il governo aveva portato avanti due proposte di applicazione dell’IRES agevolata al 15%:

  • IRES al 15% per le imprese che assumono giovani, donne e ex percettori del reddito di cittadinanza;
  • IRES al 15% per le imprese che investono per innovare i propri sistemi.

La seconda ipotesi tuttavia sarebbe stata scartata: la mini-IRES secondo le attuali intenzioni del governo sarebbe applicata solamente alle imprese che assumono persone svantaggiate, come visto sopra, con un contratto a tempo indeterminato.

Su questo punto quindi vengono ridimensionate le intenzioni iniziali. In ogni modo si attende di conoscere le decisioni definitive in vista della manovra 2024. L’IRES al 24% non scomparirà, ma affiancherà la mini-IRES e sarà applicata a tutte le altre imprese.

Global minimum tax 2024

tassazione imprese

Si discute anche, in previsione della Legge di Bilancio 2024, dell’introduzione di una Global minimum tax, ovvero di una tassa al 15% destinata ad essere applicata a tutte le multinazionali. Questa tassa tanto discussa obbligherà le multinazionali o i gruppi nazionali ad un pagamento extra quando i ricavi superano 750 milioni di euro per almeno due degli esercizi precedenti.

Viene prevista anche una tassazione integrativa per le multinazionali o gruppi che si trovano in paesi dalla fiscalità privilegiata. La Global minimum tax è stata annunciata a livello europeo e si attende di conoscere con precisione come verrà applicata in Italia.

Si possono facilmente individuare le criticità di questa tassa: da un lato abbiamo un’imposta che andrebbe applicata a tutte quelle grandi realtà (ad esempio nel digitale) che attualmente rilevano ricavi in tutta Europa pagando tasse esigue.

Dall’altro lato tuttavia alcune critiche sono state mosse alla misura: è corretto applicare tasse crescenti sulla base di ricavi maggiori? Questa mossa incentiverebbe all’imprenditorialità, senza impattare sui consumatori finali? Per rispondere a queste domande bisogna comunque attendere il decreto apposito per conoscere nei dettagli come verrà trattata la nuova tassa.

Partite Iva, sparisce l’acconto di novembre

Una novità interessante che riguarda le Partite Iva è quella di una rimodulazione degli adempimenti fiscali, in particolare delle scadenze. Si potrà quindi dire addio all’acconto di novembre: le somme potranno essere pagate successivamente, utilizzando fino a sei rate, da gennaio a giugno.

In questo modo le Partite Iva non dovranno più versare le somme di novembre in un unico pagamento, ma potranno ulteriormente dilazionarle nei mesi successivi. Ricordiamo che il periodo che va da settembre a dicembre di ogni anno è piuttosto articolato per il pagamento delle tasse per gli autonomi e le imprese: moltissime scadenze si concentrano infatti in questi mesi.

Dire addio all’acconto di novembre consentirebbe maggiore flessibilità nei pagamenti e nella gestione degli adempimenti, anche per gli intermediari e i commercialisti. Rientrano in questo slittamento anche i pagamenti contributivi, oltre a quelli fiscali.

Al momento il governo sta lavorando sui dettagli dell’intervento, tuttavia va evidenziato non sarà disponibile per tutti: secondo le ipotesi infatti questa possibilità sarà garantita entro certe soglie di reddito.

Oltre a questi interventi, la manovra 2024 conterrà anche altre misure volte ai lavoratori e ai pensionati, oltre ad una revisione della no tax area, ovvero la soglia di ricavi annuali non tassabili. Si attende di conoscere la versione definitiva della manovra.

IRPEF, IRES e tassazione Partite Iva – Domande frequenti

Come cambierà l’IRPEF con la manovra 2024?

Con la manovra 2024 l’IRPEF verrà modificata con una diminuzione del numero delle aliquote. Si prevede un accorpamento tra le due attuali percentuali più basse.

Come cambierà l’IRES nel 2024?

Nel 2024 sarà introdotta una ulteriore tassa IRES agevolata, al 15%, per tutte le imprese che assumono a tempo indeterminato lavoratori in condizione di svantaggio.

Cos’è la Global minimum tax?

La Global minimum tax è un’imposta che verrà applicata a tutte le multinazionali al 15%, superate certe soglie di ricavi. Scopri qui i dettagli.

Cosa conterrà la manovra 2024?

La prossima Legge di Bilancio 2024 conterrà diverse misure in ambito fiscale, ovvero interventi che andranno a rimodulare le aliquote e la tassazione anche per imprese e Partite Iva. Leggi qui gli interventi previsti.

Come cambiano le buste paga con la riforma dell’IRPEF?

Con la riforma dell’IRPEF si prevede una integrazione in busta paga di circa 120 euro, come conseguenza diretta delle modifiche al sistema di tassazione.

 

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