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Cosa fare nel caso di errori nell’indicazione del sostituto d’imposta nel modello 730/2023 per i rimborsi? Si dovrà inviare modello 730 integrativo di tipo 2, entro la scadenza del 10 novembre 2023

Oggi, 2 ottobre, è l’ultimo giorno utile per provvedere all’invio della dichiarazione dei redditi con modello 730/2023 nei termini.

La scadenza interessa principalmente i lavoratori dipendenti e i pensionati. Cosa fare se vengono riscontrati errori nell’indicazione del sostituto d’imposta per ottenere i rimborsi?

Il contribuente dovrà provvedere all’invio del modello 730 integrativo di tipo 2. Il termine per l’adempimento è fissato al 10 novembre 2023.

Il soggetto dovrà indicare un nuovo sostituto o nessun sostituto. Oltre la data del 10 novembre dovrà invece essere inviato il modello Redditi PF/2023.

Modello 730/2023, errori nell’indicazioni del sostituto per i rimborsi: cosa fare?

Nel giorno della scadenza per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi con modello 730/2023, i contribuenti che non hanno ancora provveduto all’adempimento in scadenza dovranno affrettarsi.

Nella fase finale della stagione dichiarativa è opportuno sciogliere i dubbi anche in merito a possibili adempimenti nel caso di imprecisioni nel dichiarativo.

È il caso del quesito posto da un contribuente alla redazione di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa fare nel caso in cui siano stati commessi errori nell’indicazione dei sostituti d’imposta per il rimborso?

Per prima cosa bisogna chiarire in che modo il soggetto può venire a conoscenza dell’errore. Se il sostituto d’imposta è inesistente o è cessato prima dell’invio della dichiarazione dei redditi, tale sostituto d’imposta non è tenuto a provvedere al rimborso e lo comunica all’Agenzia delle Entrate.

L’Amministrazione finanziaria lo comunica a sua volta al contribuente attraverso:

  • un’email informativa sul diniego;
  • un avviso nell’area riservata del contribuente stesso.

Nel caso la dichiarazione faccia emergere un credito, è necessario provvedere alla rettifica delle indicazioni per provvedere al rimborso.

Il contribuente dovrà utilizzare il modello 730/2023 integrativo di tipo 2, procedendo:

  • all’indicazione di un nuovo sostituto;
  • all’indicazione di nessun sostituto.

L’invio del modello 730/2023 integrativo è possibile entro la scadenza del 10 novembre 2023. Superata tale data dovrà essere utilizzato il modello Redditi PF/2023.

Modello 730/2023 integrativo di tipo 2: l’indicazione di un nuovo sostituto

Per correggere la dichiarazione dei redditi, indicando un nuovo sostituto, si dovrà seguire i passaggi indicati dalla stessa Agenzia delle Entrate.

Per prima cosa si deve accedere alla sezione del portale istituzionale dedicato alla dichiarazione precompilata, attraverso le proprie credenziali.


Una volta letto il messaggio di diniego, si deve selezionare “Compila e invia.”


A questo punto si deve selezionare la voce “Sostituto d’imposta”.


Il contribuente deve quindi inserire il nuovo sostituto d’imposta, che può essere il datore di lavoro o un ente pensionistico, indicando:

  • codice fiscale;
  • nome e cognome o denominazione del soggetto.


Si dovrà quindi cliccare su “Salva” e poi scegliere la voce “Calcola, stampa e invia”.


Modello 730/2023 integrativo di tipo 2: l’indicazione di nessun sostituto

Anche nel caso di indicazione di “nessun sostituto” per prima cosa sarà necessario entrare all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate dedicata alla dichiarazione dei redditi precompilata, tramite le proprie credenziali di accesso.

I primi passaggi delle procedure sono comuni:

  • il contribuente dovrà selezionare “Compila e invia”;
  • successivamente lo stesso dovrà scegliere la voce “Sostituto d’imposta”.

A questo punto si deve scegliere “Nessun sostituto”.


Si dovrà quindi selezionane la voce “Salva” per confermare la scelta. Poi cliccare su “Calcola, stampa e invia”.


Dopo l’invio del modello 730/2023 integrativo di tipo 2, il rimborso di un credito sarà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Superata la scadenza del 10 novembre 2023, l’unica possibilità di correzione è quella di utilizzare il modello Redditi PF/2023.

In tal caso i contribuenti possono inviare:

  • il modello Redditi “tardivo” fino al 28 febbraio 2024;
  • il modello Redditi aggiuntivo fino al 30 novembre 2023;
  • il modello Redditi correttivo fino al 30 novembre 2023;
  • il modello Redditi integrativo fino al 31 dicembre 2028.

 

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