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Il decreto Milleproroghe ha prolungato le scadenze per chi ha già aderito alla rottamazione quater delle cartelle esattoriali: le rate da versare potranno essere pagate entro il 15 marzo 2024. La nuova data vale anche per le rate già scadute, risalenti all’anno scorso.

Tempo in più per chi è in ritardo con i pagamenti della rottamazione quater. Il decreto Milleproroghe, approvato ieri dalla Camera e atteso nei prossimi giorni al via libera definitivo del Senato, è intervenuto sulle scadenze per spostarle fino a metà marzo 2024. Così, anche le rate già scadute potranno essere recuperate senza perdere accesso all’agevolazione.

La rottamazione quater è stata lanciata lo scorso anno dal governo Meloni, e permette di saldare i propri debiti con il Fisco – almeno quelli risalenti al periodo tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2020 – pagando la somma dovuta, ma senza interessi di mora, né aggio, né sanzioni aggiuntive. Uno sconto, insomma, che ha lo scopo di incentivare chi ha delle cartelle esattoriali arretrate a mettersi in regola una volta per tutte. Il pagamento, poi, si può dividere in rate: quattro pagamenti annuali.

I primi versamenti erano attesi a fine ottobre e a fine novembre 2023, il terzo entro il 28 febbraio 2024. Già l’anno scorso però c’era stato un primo rinvio: i contribuenti avevano avuto tempo fino al 18 dicembre. Ora, con il decreto Milleproroghe è arrivato un nuovo, sostanzioso ‘bonus’ di tempo. Ci sarà tempo fino al 15 marzo 2024 per pagare non solo la terza rata, ma anche le prime due. Considerando che la norma prevede anche un margine di tolleranza di cinque giorni, la scadenza ultima effettiva è fissata al 20 marzo. La speranza è che chi ha aderito alla rottamazione, ma poi non ha pagato, decida ora di recuperare e si rimetta in pari.

Non si parla di poche persone: stando ai dati più aggiornati comunicati dal ministero dell’Economia, manca circa il 45% dei pagamenti attesi dallo Stato per la nuova rottamazione. Non è la prima volta che succede, e anzi in passato i numeri sono stati anche più alti. Si vedrà se la nuova proroga incoraggerà qualcuno a versare il dovuto e saldare i debiti.

L’alternativa, per chi non paga, è di perdere completamente i benefici legati alla rottamazione. Insomma, l’unico vantaggio sarà quello di aver sospeso per qualche mese le eventuali procedure di fermo o pignoramento. In ogni caso la nuova scadenza, come detto, si applica solo a chi aveva già aderito alla rottamazione quater lo scorso anno. Non ci sarà la possibilità di usufruirne nuovamente, per chi non aveva già manifestato il suo interesse e aveva svolto la procedura prevista.



 

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