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Una delle misure più importanti per la distribuzione di incentivi per vivere in montagna nel 2023 è arrivata con l’approvazione del Ddl Montagna il 10 marzo 2022. La conferma del “Bando Montagna” nel 2023 ha portato all’aumento della dotazione di questo bonus dai 100 milioni del 2022 a 200 milioni di euro per il 2023, fondi preposti per promuovere la ripopolazione di più di 4.000 comuni montani italiani e per combattere il forte spopolamento, aiutando anche i giovani intenzionati ad iniziare delle piccole imprese in queste località.

Uno dei contributi più significativi inseriti in questo contesto di incentivi comunali per ripopolamento dal 2022 ad oggi è il bonus della Regione Abruzzo di 2500 euro distribuiti ogni anno per le famiglie che si trasferiscono in una località di montagna abruzzese inclusa nelle agevolazioni e vi rimangono per almeno 5 anni.

Le iniziative hanno una natura regionale e, ad esempio, il bonus della Regione Abruzzo 2022 e il fondo perduto per la montagna in Piemonte possono differire su alcuni aspetti. Rimane positivo il fatto che molte regioni italiane abbiano elargito dei bonus anti spopolamento per le montagne.

Incentivi per vivere in montagna nel 2022 e nel 2023

La Legge di Bilancio 2022 è stata la prima, in anni recenti, a introdurre delle importanti disposizioni a favore della crescita e dello sviluppo economico di alcuni Comuni italiani che sorgono nelle zone montane in modo tale da combattere lo spopolamento progressivo e lo spostamento dei giovani nelle città più popolose per motivi di lavoro o studio. Il Ddl Montagna (più comunemente conosciuto come “Decreto Montagna 2023”) prevede una serie di misure fiscali e incentivi per vivere in montagna nel 2023, così come iniziare delle piccole attività:

  • credito di imposta al 10% per agricoltori e imprenditori nel settore forestale intenzionati a voler migliorare le loro coltivazioni, promuovendo modalità più ecosostenibili;
  • credito d’imposta su affitti e acquisti di immobili per operatori sanitari e docenti che si spostano in zone montane, calcolato tra un minimo del 60% del canone annuo di locazione e un massimo di 2.500 euro;
  • supporto alle imprese montane a conduzione “giovanile”,
  • miglioramento dei servizi di telefonia mobile ed accesso a Internet nei Comuni di montagna coperti da queste agevolazioni;
  • detrazione sul mutuo tra l’80% e il 100% per cittadini under 41 che acquistano prima casa in Comuni montani, eccezion fatta per immobili nelle categorie catastali A1, A8 e A9.

Le novità più recenti arrivano dai bandi a fondo perduto 2023 della Regione Abruzzo, col bonus 2022 per i nuovi residenti nei piccoli Comuni di montagna esteso con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 216. Ovviamente, molte altre regioni hanno deciso di usufruire di questi contributi, che non sono limitati ai soli trasferimenti del diritto di proprietà ma possono includere anche degli sconti sui contratti di affitto.

Incentivi per vivere in montagna nel 2023 in Abruzzo

Il bonus della Regione Abruzzo per combattere lo spopolamento dei piccoli borghi di montagna e favorire l’insediamento di nuove famiglie in questi luoghi rientra tra alcune delle iniziative circoscritte a questa regione per i propri abitanti (come, per esempio, il bando della Regione Abruzzo da 1000 euro per lavoratori in appalto nelle mense scolastiche e nelle pulizie interne degli istituti).

Dal 20 aprile al 16 ottobre di quest’anno sarà possibile richiedere un incentivo economico annuale di 2.500 euro per coloro che trasferiranno la propria residenza in uno dei 176 comuni montani entro 90 giorni dall’accoglimento della domanda di bonus. La condizione necessaria per mantenere il bonus e non dover restituire l’importo ricevuto è rimanere nella nuova casa per almeno 5 anni.

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Bando Montagna 2023 in Piemonte

Anche per il Piemonte, gli incentivi per vivere in montagna nel 2023 sono stati prorogati dopo le 302 richieste presentate nel 2022 da abitanti di diverse regioni d’Italia. I 465 comuni montani, appartenenti alle Alpi piemontesi, sono pronti ad accogliere nuovi nuclei familiari che riceveranno agevolazioni fino a 40.000 euro per il trasferimento in questi Comuni dove le opportunità di lavoro non mancano e si affiancano alla possibilità del lavoro a distanza.

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Incentivi per vivere in montagna nel 2023 in Lombardia

Gli interventi che hanno interessato la ripopolazione dei borghi della Lombardia, distribuiti tra molte province del territorio, sono iniziati nel 2021. L’erogazione dei bonus riguarda il triennio 2021-2023 e ammonta a 260 milioni di euro per la riqualificazione e valorizzazione di borghi di importanza storica, artistica e culturale situati nelle Alpi Lombarde.

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Incentivi per vivere in montagna nel 2023 in Emilia-Romagna

Il Bando Montagna 2023 è stato elargito anche in Emilia-Romagna dopo l’enorme quantità di domande trasmesse agli enti regionali negli ultimi anni. Il piano anti spopolamento nei territori emiliani e romagnoli ha interessato 121 comuni nel 2022, nonostante i primi incentivi di questo tipo risalgano al 2020. La misura prevede l’erogazione di una cifra compresa tra i 10.000 e i 30.000 euro per persone under 40 con una residenza e lavoro in regione e che registrano un ISEE inferiore a 50.000 euro.

L’iniziativa dell’Emilia-Romagna ha come unico punto critico l’esiguo stanziamento di fondi: 10 milioni di euro in proporzione all’estensione del territorio non sono tantissimi, soprattutto se ciò comporta dei tagli nei servizi fondamentali già scadenti nelle zone montane.

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Incentivi per vivere in montagna in Veneto

La distribuzione di aiuti per trasferirsi in abitazioni di montagna in Piemonte, a fondo perduto, è simile a quella stabilita dalla Regione Veneto. Anche in questo caso, più di 400 Comuni (principalmente borghi situati in zone montane) sono stati selezionati come cittadine con necessità di ripopolamento. Le agevolazioni economiche per famiglie arrivano sempre fino a 40.000 euro.

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Incentivi per vivere in montagna nel 2023 in Toscana

Anche la Toscana ha deciso di investire nell’ottica di combattere lo spopolamento montano e di promuovere la riqualificazione del tessuto economico e sociale in alcune cittadine dell’Appennino Tosco-Emiliano. Gli aiuti sono rivolti a piccole e medie imprese, persone fisiche che entro 6 mesi sono intenzionate a dare il via a un’attività e piccoli imprenditori.

Sono state pubblicate delle liste con i beneficiari ammessi e coloro che potranno accedere agli incentivi con riserva. L’aiuto parte da 10.000 euro e può arrivare fino a 25.000 euro se l’intervento di ripopolazione è eseguito anche rispettando alcuni elementi di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.

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Bonus per ripopolamento delle montagne in Trentino

Anche il Trentino Alto-Adige rientra tra le regioni che hanno elargito incentivi per vivere in montagna nel 2023. Dal 26 giugno al 15 settembre sarà infatti possibile presentare domanda per ottenere 2.500 annui (con possibilità di aumento dell’importo massimo a 3.000 euro) fino al 2025 per coloro che spostano la loro residenza e stipulano uno dei modelli di contratto di locazione (non sono consentiti sconti per titolari di diritti di proprietà) in uno dei comuni trentini penalizzati dal fenomeno dello spopolamento degli ultimi anni.

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