Decreto Salva-casa: ecco tutte le sanatorie disponibili nel nuovo decreto #finsubitoagevolazioni

Decreto Salva Casa: le novità proposte dalla Lega, tra tolleranze, cambio destinazione d’uso e molto altro si fanno concrete

Il Decreto Salva Casa, approvato recentemente dal governo Meloni e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è destinato a subire significative modifiche grazie agli emendamenti presentati dalla Lega. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, ha illustrato i dettagli delle nuove disposizioni, elencando le sanatorie previste dal provvedimento.

Semplificazioni burocratiche e regolarizzazioni edilizie

Salvini ha sottolineato l’importanza del Decreto Salva Casa per milioni di italiani, evidenziando come le nuove norme puntino a semplificare le procedure burocratiche e a regolarizzare piccole difformità edilizie, come camerette, pareti in cartongesso, verande e bagni.

Interventi edilizi Pre-1977

Gli emendamenti della Lega si concentrano in particolare, sulla semplificazione degli interventi edilizi effettuati prima del 1977. Il Ministro ha spiegato che molte di queste opere sono difficili da regolarizzare a causa della mancanza di documentazione. La proposta prevede quindi procedure semplificate per la regolarizzazione di difformità parziali in immobili costruiti prima del ’77.

L’impatto sul mercato Immobiliare

Queste semplificazioni potrebbero sbloccare il mercato immobiliare, aumentando il valore del patrimonio delle famiglie. Dopo i lavori di regolarizzazione, i cittadini dovranno ottenere un certificato di agibilità o abitabilità da un tecnico comunale o dalla Asl, che verificherà l’assenza di difformità. La regolarizzazione avrà un costo variabile tra i mille e i 31mila euro, con una sanzione pari al doppio dell’aumento del valore dell’immobile.

Riduzione delle tempistiche per il potere sostitutivo

Tra i vari emendamenti, uno propone di ridurre i tempi per l’esercizio del potere sostitutivo da parte delle Regioni. Attualmente infatti, le Regioni possono annullare il permesso di costruire anche dopo 10 anni dal rilascio del titolo edilizio, sostituendosi al Comune. La proposta mira così a semplificare e accelerare questo processo.

Nuovi limiti per i micro appartamenti

L’attuale normativa prevede che un’abitazione sia riconosciuta tale, solo se la superficie è di almeno 28 metri quadrati per una persona o 38 per due persone. La Lega propone di ridurre questi requisiti a 20 metri quadrati per una persona e 28 metri quadrati per due persone. Inoltre, l’altezza minima dei soffitti sarà ridotta da 2,70 metri a 2,40 metri, includendo cucine e soggiorni purché garantiscano adeguate condizioni di aerazione e luminosità. Questo permetterà di rendere abitabili altri spazi come mansarde, lavatoi e piccole stanze con bagno e cucina.

Decreto Salva – casa: introduzione delle nuove tolleranze

Le modifiche introdurranno ulteriori semplificazioni per gli interventi realizzati prima del 1977, con la possibilità di regolarizzare parziali difformità. Il processo di regolarizzazione sarà limitato ai lavori necessari per la sicurezza. Saranno anche introdotti limiti al potere sostitutivo delle Regioni, che oggi possono annullare il rilascio del titolo edilizio anche dopo 10 anni.

Ampliazione delle Tolleranze Costruttive

Non solo, le tolleranze costruttive saranno ampliate:

• Quella del 2% sarà aumentata al 3% per le abitazioni con superficie tra 300 e 500 metri quadrati;
• Al 4% per quelle tra 100 e 300 metri quadrati;
• Al 5% per quelle sotto i 100 metri quadrati.
• La sanatoria diventerà permanente, estendendosi anche a tutti gli immobili futuri.

Cambio di destinazione d’uso

Tra gli emendamenti vengono proposte delle novità sui cambi di destinazione d’uso, in particolare per i locali al piano terra che potranno essere convertiti facilmente in abitazioni. Questa norma punta a contrastare l’ormai noto spopolamento dei centri storici, consentendo ai sindaci di imporre specifiche condizioni per garantire il rispetto dei requisiti minimi e prevenire situazioni di degrado.