L’ente bilaterale regionale per l’artigianato ha stabilito di intervenire a sostegno delle aziende artigiane e dei loro dipendenti in difficoltà a causa dei roghi.
Previsti aiuti per il risanamento dei danni subiti e, a favore dei lavoratori, per le giornate di lavoro perdute.
L’Ebas, ente bilaterale per l’artigianato siciliano, costituito nel 1993 da CNA, CASARTIGIANI, Confartigianto e CLAAI, in rappresentanza delle imprese artigiane e da CGIL, CISL e UIL in rappresentanza dei lavoratori, attraverso l’erogazione di contribuzioni economiche, accorre in aiuto delle aziende del settore vittime dell’emergenza incendi che da settimane stringe la Sicilia in una morsa. “I roghi che stanno devastando l’Isola – si legge in una nota firmata da Cgil Cisl e Uil siciliane – dopo la pandemia, stanno mettendo in seria crisi, non solo il comparto agricolo, anche le attività artigiane, indebolendo il sistema delle aziende locali regionali”. Così l’ente costituito dalle confederazioni delle imprese e dei sindacati di settore, ha stabilito di intervenire mettendo a disposizione alcune misure. Che arrivano dopo il soccorso offerto sul fronte della cassa integrazione. E fanno leva sul fondo regionale destinato a far fronte agli “eventi eccezionali”.
In pratica, precisano Cgil Cisl e Uil che l’impresa che ha subito danni causati da un evento di forza maggiore qual è appunto un incendio, può ottenere dall’Ebas “un contributo del 30% delle somme spese per risanare i danni materiali subiti, per un massimo di 5.000 euro”. Inoltre, nel caso in cui il disastro abbia causato la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa, è previsto “un contributo giornaliero per il lavoratore, di 30 euro, per un massimo di 30 giornate lavorative nell’arco di 12 mesi”.
Per ottenere l’erogazione delle prestazioni a carico del fondo Ebas, informa la nota, i richiedenti “sono tenuti a presentare apposita domanda esclusivamente in modalità telematica tramite gli sportelli territoriali delle organizzazioni socie dell’ente”.
La nota ricorda pure che le imprese artigiane, per i dipendenti sospesi dal lavoro, possono ricorrere alla cassa integrazione tramite il fondo Fsba, “usufruendo dell’assegno ordinario (di cui all’art. 30 del d.lgs. 14 settembre 2015 n. 148 e successivi adeguamenti) nel limite unico del vigente massimale mensile pari ad euro 1.193,75”.
I sindacati invitano infine le imprese artigiane e i loro dipendenti interessati, a prendere contatti con le sedi delle confederazioni e con gli sportelli per l’artigianato aperti in tutti i comuni da Cgil Cisl e Uil. Ulteriori informazioni si possono ottenere via email agli indirizzi: m.genovese@cgilsicilia.it, r.laplaca@cisl.it, artigianato@uilsicilia.it.
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