Erano un centinaio i lavoratori Egea che questa mattina, lunedì 18 marzo, hanno preso parte al presidio sindacale tenuto di fronte alla sede del gruppo in corso Nino Bixio ad Alba.
Un’iniziativa convocata dalle sigle sindacali di settore di Cgil e Cisl, volta a sottolineare la preoccupazione degli oltre 1.300 tra dipendenti diretti e lavoratori che ruotano intorno alle attività della multi-servizi langarola rispetto alla situazione dell’azienda e ai prossimi decisivi passi della procedura di composizione negoziata della crisi aperta dal giugno scorso per consentire il salvataggio dell’azienda, alle prese con una situazione debitoria che peserebbe per 800 milioni di euro, a fronte di un valore dell’azienda che secondo la “due diligence” condotta da Iren si fermerebbe a 500 milioni di euro.
Grande apprensione è stata in particolare espressa con riguardo alla giornata di domani, martedì 19 marzo, quando scadrà il termine entro il quale saranno gli obbligazionisti a doversi esprimere sul piano di saldo e stralcio che i liquidatori stanno proponendo alle varie categorie di creditori. Come già per i fornitori, per le banche e per l’erario, categorie per le quali l’accordo è già stato trovato o è in via di definizione, i detentori dei 30 milioni di euro di obbligazioni che erano state emesse da Egea negli scorsi anni nel corso di sei distinte emissioni (10 milioni sono garantiti da Sace) dovranno dare il proprio via libera all’operazione per almeno il 60% di quell’ammontare.
Un risultato non scontato, considerate le perplessità che sarebbero state manifestate da alcuni grandi investitori, non sicuri di voler accettare un piano che per loro prevederebbe la restituzione di un valore minimo dell’investimento pari al 30%, passibili di essere ulteriormente incrementati in relazione ai risultati futuri dell’azienda.
LE INTERVISTE [VIDEO]
Organizzata dalle Rsu aziendali e partecipata anche dal consigliere regionale ed ex sindaco Maurizio Marello, l’assemblea di stamane ha visto la partecipazione delle rappresentanze sindacali delle categorie chimici, edili, funzione pubblica e igiene ambientale. In particolare erano presenti la Cisl Fit con il segretario provinciale Daniele Buso, la Cisl Edili con Calogero D’Acquisto, la Cgil Fp con Luca De Conti e la Filctem Cgil con Walter Biancotto.
I segretari provinciali delle diverse sigle hanno dialogato a lungo coi dipendenti Egea presenti, che hanno denunciato la loro condizione di soggetti “incolpevoli in una situazione preoccupante e paradossale: un’azienda dell’energia e dei servizi in profonda crisi in un contesto ricco di risorse come quello albese”.
Durante il presidio si percepiva il rammarico e il dispiacere dei lavoratori presenti per una situazione che li ha visti coinvolti, ma “impotenti di fronte ai risultati di scelte aziendali rivelatesi disastrose”.
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