Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Sulle esecuzioni immobiliari il governo prova ad accelerare. L’obiettivo è rendere più rapida la vendita dei beni pignorati. Un impegno preso anche con la…

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

– oppure –

Sottoscrivi l’abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

6,99€

1€ AL MESE
Per 6 mesi

SCEGLI ORA

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sulle esecuzioni immobiliari il governo prova ad accelerare. L’obiettivo è rendere più rapida la vendita dei beni pignorati. Un impegno preso anche con la Commissione europea all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La riforma è stata presentata dal governo in Senato tramite un emendamento all’articolo 8 della riforma del processo civile. Ieri in una lunghissima riunione tra la maggioranza e il governo, alla quale ha preso parte anche il ministro Marta Cartabia, sono state decise una serie di modifiche da apportare al testo. Innanzitutto l’emendamento del governo prevede che come titolo per chiedere l’esecuzione forzata, basterà una copia conforme all’originale della sentenza del giudice. Non sarà cioè più necessario avere la forma esecutiva affidata agli ufficiali giudiziari. Una misura di semplificazione, insomma. Vengono poi rivisti i termini di deposito della certificazione ipocatastale dell’immobile. Una modifica che, da sola, secondo quanto previsto negli impegni con l’Europa, dovrebbe portare ad una riduzione di ben due mesi nella fase introduttiva dell’esecuzione immobiliare. Ma il punto più delicato affrontato ieri durante il vertice tra governo e maggioranza, è stato quello relativo alla liberazione degli immobili da parte dei debitori sottoposti a procedura di vendita. 

 

Imu, aumenta il numero dei proprietari che ha diritto all’esenzione: come avere il rimborso

 

 

Le modifiche

L’emendamento del governo, per semplificare la procedura di vendita dell’immobile, aveva previsto che il giudice ordinasse la liberazione dell’immobile abitato dal proprietario (l’esecutato) col nucleo familiare al momento dell’aggiudicazione dell’asta, ferma restando comunque la possibilità di disporre anticipatamente la liberazione nei casi di impedimento alle attività degli ausiliari del giudice, di ostacolo del diritto di visita di potenziali acquirenti, di omessa manutenzione del bene in uno stato di buona conservazione o di violazione degli altri obblighi che la legge pone a carico del debitore o degli occupanti. Ma su questo punto il Pd, appoggiato dal Movimento Cinque Stelle, ha posto una questione politica, chiedendo di “ammorbidire” la norma. La modifica, sulla quale sarebbe arrivato anche il parere favorevole del governo, prevede che il debitore possa continuare a vivere nella casa venduta all’asta fino all’emanazione del decreto di trasferimento. Poco, insomma, cambierebbe rispetto ad oggi. Tra l’aggiudicazione dell’immobile e il decreto, infatti, possono passare anche svariati mesi.

 

Roma, la beffa delle case popolari: premiati sempre gli abusivi

 

L’intenzione, come avvenuto nel blocco degli sfratti, sembra ancora quella di privilegiare il debitore moroso che occupa l’immobile piuttosto che l’acquirente o il legittimo proprietario del bene. Dovrebbe invece rimanere un’altra previsione inserita dal governo nel suo emendamento. Se l’immobile non è occupato dal debitore, ma da un soggetto terzo privo di un titolo opponibile alla procedura di esecuzione, la liberazione dovrà avvenire al più tardi nel momento in cui il giudice ordina la vendita del bene. Un’altra delle novità introdotte dal testo del governo riguarda la cosiddetta «vente privée», la vendita privata. Ossia il debitore può chiedere al giudice dell’esecuzione di essere autorizzato a procedere direttamente alla vendita dell’immobile pignorato per un prezzo non inferiore al prezzo base indicato nella perizia di stima. Intanto si avvicina la prima scadenza del blocco degli sfratti. Per i provvedimenti di rilascio adottati dal 28 febbraio e il 30 settembre 2020 la fine del blocco scatterà il prossimo primo di ottobre. Per i provvedimenti di rilascio adottati invece dal primo ottobre 2020 al 30 giugno 2021 il blocco resterà in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno.

 

Sfratti, sospesa l’Imu e lo Stato rimborserà la rata pagata a giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui