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Genova – Otto milioni versati dalla multinazionale PricewaterhouseCoopers (Pwc) per i revisori indagati nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della Qui!Group, la società di buoni pasto fondata da Gregorio Fogliani e fallita con un passivo di 600 milioni di euro. La cifra è stata versata quale risarcimento per poter consentire ai revisori indagati l’accesso al patteggiamento. È quanto emerso nel corso dell’udienza preliminare per il crack della società.

Il pubblico ministero Patrizia Petruzziello, insieme al procuratore Francesco Pinto, aveva chiesto il processo per 31 persone, tra cui il fondatore della Qui!Group Fogliani, la moglie Luciana Calabria e le figlie Serena e Chiara Fogliani. Il patron di Qui!Group era stato arrestato a luglio 2019. La procura ha proposto il patteggiamento per 16 imputati.

Le indagini erano partite dal fallimento del colosso dei buoni pasto nel 2018 quando il passivo aveva raggiunto i 600 milioni. Tra i creditori c’erano i dipendenti ma soprattutto migliaia di ristoranti, bar e supermercati che avevano erogato cibo e prodotti con i buoni pasto. Fogliani aveva anche ottenuto un appalto della Consip per fornire i ticket ai dipendenti pubblici. Dopo Qui!Group erano via via fallite le altre aziende collegate, come la Pasticceria Svizzera e il bar Moody. I reati contestati sono bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa aggravata e autoriciclaggio.

Secondo l’accusa la famiglia avrebbe spogliato la società sottraendo i soldi per spese personali, come una maxi villa in Versilia e il matrimonio da favola di una delle figlie e per alimentare le casse di Azzurra 95. Nel corso dell’inchiesta i militari della gdf avevano sequestrato, tra beni mobili e immobili, quattro milioni e mezzo a Fogliani, sui 57, e due milioni e 450 alla moglie Calabria. Alle due figlie sono stati sequestrati rispettivamente 36 e 29 mila euro.

 

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