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Il dl 76-2024 per la ricostruzione e i grandi eventi, approdato in Gazzetta ufficiale l’11 giugno, introduce una serie di disposizioni in risposta ad esigenze emerse in fase di attuazione degli interventi di protezione civile e di ricostruzione post-calamità e misure relative allo svolgimento di grandi eventi internazionali, come il G7 di Brindisi e i Giochi olimpici di Milano-Cortina.

All’interno del provvedimento trovano posto anche gli aiuti per i territori colpiti dalle alluvioni a partire da maggio, che riguardano sia il risarcimento dei danni ai beni mobili, sia la possibilità di utilizzare gli aiuti già previsti per la ricostruzione di beni immobili per acquistare nuove aree edificabili o nuovi edifici.

Contributi alluvioni, le novità

I primi due articoli del decreto-legge approvato il 10 giugno dal CdM sono dedicati appunto alle agevolazioni a favore dei soggetti privati danneggiati dagli eventi alluvionali.

Il provvedimento prevede che il Commissario straordinario alla ricostruzione possa concedere, nel limite di spesa di 210 milioni di euro, contributi ai soggetti privati non esercenti attività sociali, economiche e produttive che abbiano subito danni ai beni mobili, distrutti o gravemente danneggiati per effetto degli eventi alluvionali verificatisi nel mese di maggio 2023 nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche.

L’agevolazione si riferisce ai beni presenti all’interno di immobili di proprietà di soggetti privati con destinazione d’uso residenziale ed è concessa in forma di contributi forfettari in base al numero e alla tipologia di vani degli immobili in cui tali beni erano collocati. La soglia massima prevista del decreto è pari a 6mila euro abitazione, con un importo massimo di 3.200 euro per arredi ed elettrodomestici che erano localizzati in una cucina e di 700 euro per ciascuno degli altri vani.

Il dl prevede inoltre che, nell’ambito dei contributi per la ricostruzione privata degli immobili danneggiati dalle alluvioni, in caso di edifici non ricostruibili, in alternativa le agevolazioni possano essere destinate al rimborso fino al 100% delle spese occorrenti per:

  • l’acquisto di aree alternative, già individuate dagli strumenti di pianificazione urbanistica, ove occorra provvedere alla delocalizzazione, parziale o totale, di edifici gravemente danneggiati per i quali non sia possibile provvedere alla ricostruzione nel medesimo luogo;
  • l’acquisto di immobili immediatamente disponibili per la destinazione residenziale o produttiva nei comuni in cui è ubicato l’immobile danneggiato, nelle ipotesi in cui tale immobile sia gravemente danneggiato e non si possa provvedere alla ricostruzione nel medesimo luogo.

Le aree di sedime degli immobili demoliti o da demolire per i quali siano disposte le misure di delocalizzazione sono gratuitamente acquisite al patrimonio disponibile del Comune.

Per accelerare le procedure di concessione ed erogazione dei contributi per la ricostruzione privata, il decreto prevede inoltre che il commissario straordinario – il cui incarico è prorogato al 31 dicembre 2024 – possa avvalersi, oltre che della propria struttura, anche di enti pubblici e organi statali per effettuare le verifiche sugli interventi per i quali siano stati concessi i contributi per la ricostruzione.

Infine, il dl estende la copertura dei contributi per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive occorsi al patrimonio privato e alle attività economiche e produttive, anche con riferimento agli eventi calamitosi verificatisi nel 2022-2023 per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale e “per i quali non siano già stati previsti finanziamenti con norma primaria”.

Per approfondire: Alluvioni 2023, al via le garanzie sui finanziamenti per la ricostruzione

Consulta il testo del decreto-legge n. 76-2024

 

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