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Aiutare i consumatori a riconoscere le problematiche relative al mondo del mercato, soprattutto quelle legate agli aspetti ingannevoli che lo stesso propina in taluni casi. E’ arrivato il momento per la Sicilia di adottare una nuova politica di tutela per i soggetti “vulnerabili” che usufruiscono dei più svariati beni e servizi.

Pronto per essere discusso in commissione Attività produttive all’Ars, dopo una lunga pausa dovuta soprattutto alla necessità per i deputati di Sala d’Ercole di dedicarsi alle Europee, è un disegno di legge proposto dal gruppo parlamentare del Pd che prevede una serie di iniziative e garanzie al servizio dei consumatori siciliani, per la difesa dei diritti e delle opportunità previste dalle normative europee, nazionali e regionali, qualificando quali diritti fondamentali il diritto alla tutela della salute e della sicurezza dei beni e servizi, il diritto alla tutela degli interessi economici, il diritto all’informazione e ad adeguate istruzioni, il diritto al risarcimento, ed infine quello alla rappresentanza e partecipazione.

Ed è anche quest’ultimo aspetto che assume centralità in questo ddl di iniziativa parlamentare: e cioè come i rappresentanti dei consumatori, liberi di associarsi democraticamente in armonia con l’ordinamento, possano partecipare al processo decisionale per le questioni che li interessano, rendendo effettiva e concreta, a tutti i livelli, la salvaguardia dei propri interessi.

Il mondo e il movimento dei consumatori è cambiato negli anni, si è evoluto, così come sono cambiati il contesto, gli scenari e l’importanza della rappresentanza dei consumatori e degli utenti – ha spiegato Ersilia Saverino deputata del Pd all’Ars, prima firmataria del ddl -. Per questo abbiamo deciso di depositare all’Ars un disegno di legge per aggiornare la normativa regionale, ormai risalente al 1994, soprattutto dopo l’entrata in vigore del codice del consumo. Il nuovo disegno di legge mira a rafforzare le politiche di tutela dei consumatori, promuovendo l’associazionismo e la partecipazione attiva delle associazioni nei processi decisionali regionali. Prevede la creazione di un Consiglio Regionale dei Consumatori e degli Utenti, la realizzazione di un programma triennale di interventi, il finanziamento di progetti a valenza consumeristica e l’istituzione di un Osservatorio dei prezzi e della qualità dei servizi. I principi della nostra legge sono la trasparenza, l’informazione, e la partecipazione democratica, garantendo ai consumatori scelte consapevoli e una migliore rappresentanza”.

E’ necessario migliorare i rapporti e le tutele a favore dei consumatori, a fronte dei numerosi casi di contraffazione. Provare a individuare la tracciabilità dei prodotti in modo tale ch i consumatori vengano messi nella condizione di riconoscere l’inganno laddove ci sia”, ha detto il presidente della commissione Attività produttive Gaspare Vitrano.

Con la rivisitazione del Codice del consumo è stata definitivamente stabilizzata e ordinata la disciplina che dà ulteriore riconoscimento al ruolo delle associazioni dei consumatori da sempre impegnate a fornire adeguata assistenza a livello locale. Lo scopo è quello di rafforzare le iniziative per una nuova e più proficua collaborazione per la tutela dei consumatori che risiedono nel territorio.

Nella Regione Siciliana, a regolare la materia è tuttora la legge del 1994, che ha sancito la tutela del diritto di rappresentanza dei consumatori presso tutti gli enti istituzionali e territoriali dell’Isola. Si tratta di una normativa, innovativa per l’epoca nella quale fu approvata, ma oggi lacunosa se si pensa all’evoluzione delle regole statali, ma anche del progressivo radicamento del movimento consumeristico, nonché dei cambiamenti del mercato stesso. Tutti elementi che richiedono una puntuale revisione e un profondo aggiornamento della disciplina, in vista delle nuove esigenze di mercato.

Per questa ragione occorre dare un maggiore impulso alle politiche regionali di tutela, promuovendo l’associazionismo e valorizzandone l’apporto in tutte le materie di interesse, anche con il finanziamento di specifici progetti a valenza consumeristica e con la programmazione partecipata delle attività delle istituzioni regionali e locali. La proposta di legge va oltre l’idea di ammettere semplicemente un supporto consultivo fine a sé stesso da parte delle associazioni dei consumatori, riconosciute e rappresentate nel Consiglio regionale dei Consumatori e degli Utenti (composto dal presidente della Regione, o suo delegato, con funzioni di Presidente, e da un rappresentante effettivo ed uno supplente designati da ciascuna delle Associazioni dei Consumatori e degli Utenti iscritte nell’apposito elenco regionale). Bensì propone di legittimare la formulazione di proposte e contributi utili alla definizione della programmazione regionale, consentendo il pieno inserimento alle associazioni territoriali nel moto dei processi decisionali democratici che coinvolgono il cittadino consumatore, quale utente finale. Garantire un elevato livello di protezione dei consumatori è necessario alla luce di un dato rilevante: i consumatori sono i soggetti deboli del mercato, quindi la promozione dell’informazione e dell’educazione al consumo critico, responsabile e consapevole, è uno dei temi principali che sarà affrontato nel corso della discussione in III commissione.

Rilevanti anche gli “Sportelli del consumatore”. Secondo l’impostazione del ddl, la Regione, con appositi finanziamenti, favorisce la creazione di una rete di sportelli sul territorio gestiti, anche in forma associata, dalle associazioni inserite nell’elenco regionale dei consumatori e degli utenti, al fine di fornire al cittadino informazioni, consulenza ed assistenza su problemi specifici o su problematiche generali attinenti la tutela dei consumatori e degli utenti.

E’ necessario partire dalla sicurezza e dalla qualità dei prodotti e dei servizi, oltre che dalla tutela contro i rischi che possono nuocere agli interessi economici dei consumatori con particolare riguardo ai servizi digitali fruibili sul web. In tal senso, sarà necessario attuare di una politica d’informazione ed educazione dei consumatori e degli utenti per consentire autonome e consapevoli scelte e valutazioni, nei rapporti con la produzione e la distribuzione, informando i cittadini sulle attività svolte dall’amministrazione regionale in materia di consumerismo anche mediante un apposito sito web e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione. Su questo fronte gioca un ruolo importante la correttezza e l’equità dei rapporti contrattuali tra i consumatori e le imprese erogatrici di beni e servizi. 

Il disegno di legge, elaborato grazie al proficuo confronto con alcune associazioni di consumatori, ha dunque un preciso obiettivo: aggiornare la legge regionale vigente con l’introduzione di una disciplina più articolata e innovativa a garanzia di una trasparente informazione ed educazione dei consumatori e degli utenti per consentire, nei rapporti con la produzione e la distribuzione e nella fruizione dei servizi pubblici, scelte e valutazioni autonome e consapevoli.

Per quanto, poi concerne, la protezione dai rischi per la salute dei consumatori e a tutela dell’ambiente, il Consiglio regionale dei Consumatori e degli Utenti può avvalersi della collaborazione delle strutture regionali competenti in materia, dell’Arpa e delle Asp per effettuare le analisi di laboratorio e accertamenti inerenti le materie oggetto della presente legge.

 

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