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Bollette luce salgono del 12,4% con aumento prezzo elettricità, emendamenti Lega a Salva Casa allargano sanatoria, Consulta dichiara incostituzionale tassa extraprofitti imprese energetiche. La rassegna stampa

L’aumento del prezzo stabilito da Arera farà salire le bollette dell’elettricità del 12,4%. “In termini di effetti finali, (…), segna un -41,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (primo ottobre 2022- trenta settembre 2023). La variazione del +12% è sostanzialmente legata all’aumento complessivo della spesa per la materia energia (+23,8%)”, scrive La Repubblica. Gli emendamenti della Lega al Salva Casa riscrivono le soglie minime dei requisiti necessari oggi per il rilascio del “bollino” dell’abitabilità. La Consulta ha dichiarato parzialmente incostituzionale la tassa sugli extraprofitti sulle imprese energetiche varata nel 2022 dal governo Draghi.

ELETTRICITÀ, BOLLETTE +12,4% CON STOP MERCATO TUTELATO

“Bollette elettriche, da luglio si cambia. Con lunedì prossimo, arriva al traguardo la liberalizzazione del settore energia iniziata nel 1999 con i primi provvedimenti dell’allora ministro Pier Luigi Bersani. E cosa succede dal primo luglio? Di fatto, gli ultimi 3,7 milioni di clienti “non vulnerabili” che non erano ancora passati al mercato libero (dove il prezzo è deciso dal contratto stipulato con un operatore) devono abbandonare il mercato di tutela (dove le tariffe sono regolate ogni tre mesi dall’Authority di competenza). Ed è stata proprio l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, a ricordare la scadenza della prossima settimana, ribadendo le regole della riforma e i numeri dei consumatori coinvolti. Lo ha fatto nel giorno in cui è stata annunciata la nuova revisione delle tariffe per il mercato tutelato”, si legge sull’edizione odierna de la Repubblica.

“(…)L’obbligo al passaggio sul mercato dove il prezzo fluttua in base alle offerte degli operatori non riguarda tutti. Ne sono esclusi i cosiddetti “vulnerabili”: tutti coloro che hanno disabilità certificate, percepiscono bonus sociali o hanno più di 75 anni. Per loro, Arera continuerà trimestralmente a indicare le variazioni delle tariffe per la bolletta elettrica, esattamente come avvenuto ieri. Per il periodo luglio-settembre ci sarà un aumento del 12,4% «Si è arrestato il trend ribassista dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica, che ha caratterizzato l’ultimo trimestre del 2023 e l’inizio del 2024 – si legge in una nota di Arera – e le stime del prezzo dell’energia per il prossimo trimestre sono in aumento a circa 109 euro/mwh»”, continua il giornale.

“In termini di effetti finali, (…), segna un -41,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (primo ottobre 2022- trenta settembre 2023). La variazione del +12% è sostanzialmente legata all’aumento complessivo della spesa per la materia energia (+23,8%). (…)
Sempre nella giornata di ieri, la Consulta ha dichiarato incostituzionale l’inclusione delle accise nel contributo straordinario di solidarietà del 2022 a carico delle imprese energetiche, misure introdotta a seguito del cosiddetto decreto “Caro bollette” seguito alla guerra in Ucraina. In realtà, a essere dichiarato incostituzionale è solo una parte dell’articolo dove non si esclude dalla base imponibile le accise versate allo stato e indicate nelle fatture attive.”, continua il giornale.

SALVA CASA, EMENDAMENTI LEGA ALLARGANO SANATORIA

“Il perdono edilizio di Matteo Salvini si fa permanente. A quattro giorni dalle elezioni europee, il leader della Lega aveva fatto intendere che la sanatoria non avrebbe avuto limiti. Detto, fatto. L’incarico, affidato ai deputati del Carroccio, è stato portato a compimento con gli emendamenti al decreto “Salva-casa” depositati in commissione Ambiente, alla Camera, dove la sanatoria è chiamata alla prima validazione parlamentare. E così l’aumento delle tolleranze costruttive per le piccole irregolarità, che non saranno più considerate abusi, scatterà per tutti gli immobili che saranno realizzati in futuro. Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri, invece, limitava il perimetro agli interventi realizzati entro il 24 maggio. Ma le maglie si faranno più larghe anche in altri ambiti. Almeno a questo puntano molti dei 458 emendamenti presentati dai gruppi parlamentari (altri 64, al netto dei ricorsi, sono stati dichiarati inammissibili)”, si legge su La Repubblica.

“Un emendamento della Lega riscrive le soglie minime dei requisiti necessari oggi per il rilascio del “bollino” dell’abitabilità. Quindi meno metri quadri a persona e soffitti più bassi. La superficie minima passa da 28 a 20 metri quadri, se il monolocale è abitato da una persona (da 38 a 28 se a viverci sono in due). L’altezza minima viene ridotta da 2,70 metri a 2,40,(…). In sintesi: mansarde e seminterrati saranno abitabili. (…) Tra le proposte di modifica presentate dalla Lega spunta anche un “bonus figli”. All’interno delle abitazioni fino a 100 metri quadrati – recita l’emendamento – il limite del 5% per le tolleranze costruttive (un tramezzo spostato o il soppalco più alto rispetto a quando sono stati disegnati nel progetto) viene aumentato al 15% «qualora l’ampliamento è dovuto alla nascita di figli»”, continua il giornale.

“Studi, uffici e negozi a piano terra potranno cambiare destinazione d’uso e diventare abitazioni o «strutture tecnico-ricettive ». Per la conversione basterà pagare. L’unico paletto è costituito dalla «disciplina pianificatoria comunale»: i sindaci potranno vincolare il cambio di destinazione d’uso a condizioni specifiche. (…) Due interventi per sbloccare i lavori nei grattacieli e negli altri edifici costruiti con permessi “light” che sono finiti sotto il faro della procura di Milano. Saranno salvati gli immobili che oltrepassano i limiti di tre metri cubi per metro quadro di area edificabile e 25 metri di altezza. Il secondo intervento dà al governo e agli enti locali il potere di definire, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, gli interventi che possono essere qualificati come «ristrutturazione edilizia». Nel frattempo una disciplina transitoria include in questo perimetro tutti gli interventi di demolizione e ricostruzione effettuati dal 21 agosto 2013 fino a quando la norma non diventerà legge. I sindaci avranno la facoltà di vincolare i cambi di destinazione d’uso. (…) Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha presentato un decreto con misure di semplificazione e per la regolarizzazione delle “lievi difformità edilizie”, continua il giornale.

ENERGIA, CONSULTA: TASSA SU EXTRAPROFITTI PARZIALMENTE INCOSTITUZIONALE

“La tassa sugli extraprofitti sulle imprese energetiche varata nel 2022 dal governo Draghi è parzialmente incostituzionale. Lo ha stabilito la Consulta con sentenza depositata ieri nella quale si accolgono, ma solo in parte, le ragioni alla base dei molti ricorsi presentati dalle aziende. La Corte costituzionale ha deciso che la tassa è illegittima solo nella parte in cui non esclude dalla base imponibile le accise mentre resta valida nella parte che fa riferimento ai saldi Iva. La sentenza, si osserva in ambienti del Tesoro, è «assolutamente gestibile per la finanza pubblica».”, si legge sull’edizione odierna de Il Corriere della Sera.

 

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