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È disponibile una nuova guida realizzata da Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dedicata alla rateizzazione delle cartelle di pagamento per il 2024.


Si tratta di uno strumento prezioso per i contribuenti, che può aiutarli a navigare online all’interno delle informazioni riguardanti il processo di rateizzazione delle cartelle di pagamento.

Negli ultimi anni infatti sempre più contribuenti hanno scelto di rateizzare il debito contenuto in avvisi e cartelle di pagamento. Secondo gli ultimi dati resi noti nella conferenza stampa delle Entrate sui risultati 2023, le istanze di rateizzazione concesse lo scorso anno sono state più di 1,4 milioni, in crescita del 12% sull’anno precedente. È proprio questa la ragione della guida, che può essere uno strumento utile per un’ampia platea di contribuenti.

Rateizzazione delle cartelle di pagamento 2024: la guida dell’Agenzia delle Entrate

Questo vademecum offre informazioni dettagliate su come e quando è possibile richiedere la rateizzazione del debito, le somme dilazionabili, le modalità di presentazione della domanda, i metodi di pagamento delle rate e gli effetti del pagamento stesso. Vediamo nel dettaglio come funziona.

I contribuenti possono richiedere la rateizzazione del debito direttamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. La domanda deve essere presentata in base all’ammontare del debito e alle condizioni economiche del richiedente, che possono essere semplicemente dichiarate o documentate con prove specifiche.

Tipologie di Rateizzazione

Esistono due principali tipologie di rateizzazione:

  1. Rateizzazione Ordinaria:
    • Durata: Fino a sei anni (72 rate mensili).
    • Condizioni: Adatta ai contribuenti che attraversano una temporanea situazione di difficoltà economica che impedisce il pagamento del debito in un’unica soluzione.
    • Requisiti: È sufficiente dichiarare la temporanea difficoltà economica senza bisogno di ulteriori documentazioni, salvo diverse indicazioni specifiche.
  2. Rateizzazione Straordinaria:
    • Durata: Fino a dieci anni (120 rate mensili).
    • Condizioni: Pensata per chi si trova in una grave situazione di difficoltà economica che, nonostante sia temporanea, rende possibile sostenere il pagamento solo attraverso rate più lunghe.
    • Requisiti: Necessita di documentazione comprovante la situazione economica critica. Questo tipo di rateizzazione può essere richiesto solo se la situazione economica del contribuente permette di sostenere finanziariamente il piano di pagamento rateale a lungo termine.

Importo Minimo delle Rate

Indipendentemente dalla tipologia di rateizzazione richiesta, ogni rata non può essere inferiore a 50 euro. Questo assicura che il debito venga estinto in un tempo ragionevole e che le rate siano gestibili per il contribuente.

Modalità di Presentazione della Domanda

La domanda di rateizzazione può essere presentata:

  • Online: Attraverso il sito web dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, accedendo all’area riservata con le proprie credenziali.
  • In Ufficio: Presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dove è possibile ricevere assistenza per la compilazione della domanda.
  • Via Posta: Inviando la richiesta tramite raccomandata A/R all’indirizzo indicato dall’Agenzia.

Documentazione Necessaria

  • Per la Rateizzazione Ordinaria: Generalmente non è richiesta documentazione aggiuntiva oltre alla dichiarazione della temporanea difficoltà economica.
  • Per la Rateizzazione Straordinaria: È necessaria la documentazione che attesti la grave situazione economica, come dichiarazioni dei redditi, bilanci o altre certificazioni economiche.

Requisiti per la rateizzazione

Per accedere alla rateizzazione, il contribuente deve dimostrare:

  • Una temporanea situazione di difficoltà economica, che impedisce il pagamento in un’unica soluzione, permettendo una rateizzazione fino a 72 rate (sei anni).
  • Una grave situazione di difficoltà economica, indipendente dalla propria responsabilità, che consente la rateizzazione fino a 120 rate (dieci anni).
  • Un peggioramento delle condizioni economiche e patrimoniali che giustifica una rimodulazione del piano di rateizzazione precedentemente concesso.

Ambito di applicazione

Le somme iscritte a ruolo da amministrazioni statali, agenzie statali, autorità amministrative indipendenti e altri enti pubblici previdenziali possono essere oggetto di rateizzazione. Anche i debiti verso altri enti creditori come comuni e regioni possono essere rateizzati, salvo diversa comunicazione da parte di questi enti. L’elenco degli enti che gestiscono autonomamente la rateizzazione è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Esclusioni dalla Rateizzazione

Non tutte le somme possono essere rateizzate. Sono escluse:

  • Le somme già oggetto di una precedente rateizzazione decaduta per mancato pagamento, specialmente per richieste presentate dopo il 16 luglio 2022.
  • I “debiti non dilazionabili” per natura o normativa specifica, come violazioni doganali o recuperi di aiuti di stato.
  • I debiti affidati da enti che hanno scelto di non delegare la rateizzazione all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
  • Le somme oggetto della “Rottamazione ter” o del “Saldo e stralcio”, divenute inefficaci per mancato o tardivo pagamento.

Il testo completo della guida

Qui infine il vademecum delle Entrate.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it


 

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