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Nel Lazio sono state presentate 1.620.749 domande di condono edilizio dal 1985 al 2004

La Regione Lazio è pronta a sbloccare circa 46 mila domande di condono edilizio, per cui molte famiglie del Lazio attendono una risposta anche da 30 anni. Gli introiti stimati sono circa 27 milioni di euro che, se incassati, potrebbero rappresentare una risorsa importante per i Comuni. Questo l’obiettivo della proposta di legge regionale che modifica la legge 12 del 2004, che fornisce disposizioni in materia di definizione di illeciti edilizi. In pratica chi ha ancora una pratica aperta da 20 anni, se ha un immobile che ricade in un vincolo paesaggistico introdotto dopo il 2004, si vede cassare la richiesta. Questa legge permette alla Regione Lazio di compiere un passo importante per la regolarizzazione edilizia. La maggior parte delle 46 mila pratiche provengono da privati cittadini che hanno già versato 8 milioni di euro e che, altrimenti, i Comuni dovrebbero restituire. La proposta di legge, che vede come prima firmataria la consigliera regionale di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Urbanistica, Laura Corrotti, è stata presentata oggi presso la sede della giunta regionale a Roma. Alla conferenza stampa è intervenuto anche l’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio Pasquale Ciacciarelli. Il provvedimento, che approderà lunedì in commissione Urbanistica del Consiglio, per poi passare all’esame dell’Aula, mira alla rimozione di un inciso cruciale, il quale chiarisce di conformarsi sull’orientamento espresso con la legge 326/2003, per garantire un’applicazione omogenea dei principi giurisprudenziali riguardanti i vincoli sopravvenuti e la compatibilità delle opere realizzate, assicurando trasparenza e coerenza nell’operato delle amministrazioni competenti. Tale modifica, segue il percorso di altre regioni italiane, assicurando una maggiore coerenza nell’applicazione delle normative in materia. L’attenzione della proposta di legge si focalizza sulla questione della sanabilità degli abusi edilizi. “A parità di domanda di condono, a causa delle difficoltà di alcuni enti locali a dare risposte tempestive, decine di migliaia di cittadini laziali si ritrovano a non poter usufruire dello stesso trattamento che sarebbe spettato loro di diritto, per un vincolo comparso successivamente alla presentazione della domanda”, ha dichiarato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia del Lazio e presidente della commissione Urbanistica, Laura Corrotti, prima firmataria della proposta di Legge relativa alla modifica della Legge regionale 12/2004. Alcuni studi hanno evidenziato che le domande di condono ancora in sospeso nel Lazio, “ammontano a una cifra significativa. Infatti, sono circa 3,6 miliardi di euro gli introiti stimati in totale che, se incassati, potrebbero rappresentare una risorsa preziosa per i Comuni, consentendo interventi mirati per la messa in sicurezza del territorio e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini – ha chiarito Corrotti -. Un tentativo di porre rimedio a una lampante ingiustizia: questo è l’intento della proposta di legge che ho depositato e che mira a sanare decine di migliaia di pratiche bloccate da una legge regionale del 2004 – ha spiegato Corrotti -. La legge in questione, più restrittiva della normativa statale in vigore, rendeva non sanabili le opere nelle aree soggette a vincoli comparsi successivamente alla domanda. La mia proposta di legge, rimuovendo un inciso del testo originario, intende abrogare l’esclusione dalla condonabilità delle opere realizzate anche prima della apposizione del vincolo. In questo modo – ha sottolineato Corrotti – verrebbe sanata l’ingiustizia subita da migliaia di cittadini laziali che avevano già presentato domanda di sanatoria e in alcuni casi anche pagato senza aver potuto regolarizzare la loro posizione per un vincolo aggiunto in un secondo momento. In una comunità la legalità deve essere prioritaria ma allo stesso tempo deve esserlo anche l’equità. Si tratta quindi di un provvedimento di equità sociale per andare incontro ad una palese ingiustizia protrattasi per troppi anni”, ha concluso Corrotti. Infatti, attualmente esiste una disparità di trattamento per coloro che hanno presentato domande di condono in tempi diversi, creando incertezza e potenziali ingiustizie nell’ambito delle pratiche amministrative. Il compito di evadere le pratiche spetta ai Comuni.

Nel Lazio sono state presentate 1.620.749 domande di condono edilizio dal 1985 al 2004: è la terza regione italiana per numero di condoni presentati, dopo la Lombardia al primo posto e il Piemonte al secondo. Nel Lazio restano ancora da istruire 623.849 domande di condono, di cui 153.431 istanze sono ai sensi della Legge 326/2003, quella che vieta la sanatoria di immobili siti su aree soggette a vincolo: circa il 30 per cento, quindi 45,9 mila di queste domande sono su immobili gravati da vincoli sopraggiunti dopo il 2004, vincoli che non erano presenti alla data di emanazione della legge sul condono. In totale nel Lazio, con l’istruttoria delle quasi 624 mila domande residue, restano da incassare ancora circa 3,6 miliardi di euro (tra oblazione statale, oblazione regionale, oneri concessori, danno ambientale, diritti di segreteria ed istruttoria). I cittadini che hanno presentato le circa 624 mila domande di condono da istruire hanno già pagato acconti per un totale di circa 423 milioni di euro. A Roma sono state presentate 599.793 domande di condono dal 1985 al 2004; è la prima città italiana per numero di condoni presentati; restano ancora da istruire 171.115 domande, di cui 74.265 istanze presentate ai sensi della Legge 326/2003; circa 20.000 di queste domande sono gravati da vincoli sopraggiunti dopo il 2004. La proposta di legge di modifica della Legge regionale 12/2004, presentata dalla consigliere Laura Corrotti, “consentirà, superando un’oggettiva disparità di trattamento venutasi a creare in materia di Condoni edilizi negli ultimi anni, di sbloccare migliaia di pratiche, garantendo consistenti entrate per gli enti locali – ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli -. Un provvedimento condiviso in quanto ritenuto necessario per risolvere un’esigenza di molti cittadini da tempo in attesa di una risposta. Lavoreremo di concerto con il consigliere Laura Corrotti per consentire in tempi celeri la definitiva approvazione ed entrata in vigore della presente modifica”, ha concluso Ciacciarelli.



 

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