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Un bonus pari a 3.000 euro, a sostegno dei lavoratori autonomi, è stato previsto con il decreto Alluvioni. Come funzionerà?

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di Claudio Garau – 29 Maggio 2023


La calamità naturale che ha flagellato l’Emilia Romagna poco tempo fa ha provocato danni evidenti a tutti, dalle immagini circolate rapidamente in tv e sul web. Per porre una delle prime misure di sostegno a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione il varo di un provvedimento ad hoc, il cd. decreto Alluvioni che contiene anche uno specifico bonus autonomi.

Detto contributo economico prevede lo stanziamento di massimo 3mila euro un tantum per i lavoratori e le lavoratrici nelle zone colpite, in particolare autonomi con partita Iva e liberi professionisti che abbiano patito e stiano patendo la sospensione dell’attività di lavoro a causa delle conseguenze post alluvione. La misura citata si aggiunge alle altre che attengono allo stop per i prossimi mesi per quanto riguarda le scadenze fiscali, contributive, le utenze e non solo.

Vediamo allora un po’ più da vicino le caratteristiche di questa nuova misura di sostegno economico, di cui al citato DL Alluvioni. I dettagli sul nuovo bonus 3.000 euro autonomi e professionisti.

Bonus 3.000 euro autonomi e liberi professionisti: finalità e stanziamenti previsti

Un provvedimento tanto urgente quanto giustificabile nelle finalità, il decreto Alluvioni che ha ricevuto il via libera del Consiglio dei Ministri lo scorso martedì 23 maggio include peraltro anche un bonus una tantum – pari ai citati tremila euro – come supporto per piccole attività, lavoratrici e lavoratori autonomi, professioniste e professionisti. Si tratta di un’iniziativa simile a quelle già viste durante il periodo della pandemia e che intende tutelare chi ha dovuto fermare la propria attività autonoma / professionale per i danni legati alle fortissime piogge abbattutesi in Emilia Romagna.

Un finanziamento ad hoc di 300 milioni di euro per consentire l’introduzione della misura, ma è vero che – nel suo complesso – il capitolo lavoro nel provvedimento emergenziale dello scorso 23 maggio ha un costo economico notevole – pari a quasi 900 milioni di euro – come rilevato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

In una conferenza stampa ad hoc il Governo ha fatto il punto sulle novità del DL Alluvioni che, tra le varie novità, prevede appunto l’introduzione di una indennità per specifiche categorie di lavoratrici e lavoratori. Tra le altre misure incluse nel provvedimento anche la cassa integrazione in deroga fino a 90 giorni come pure l’agevolazione dell’assenza giustificata dei dipendenti pubblici.

Nell’ambito della fase di approvazione del citato decreto legge, in parallelo anche l’ok all’ordinanza della Protezione Civile ad hoc, che allarga lo stato d’emergenza.

Quali sono i requisiti di accesso al bonus

Abbiamo detto che autonomi e liberi professionisti saranno beneficiari della misura in oggetto, ma con quali caratteristiche specifiche? Ovvero chi saranno i concreti destinatari del bonus 3mila euro di cui al DL Alluvioni? Indichiamoli di seguito:

  • lavoratori autonomi, inclusi titolari di attività di impresa e liberi professionisti;
  • collaboratrici e collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.);
  • titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale (gli agenti commerciali).

Inoltre, potrebbero sorgere dubbi in merito ai requisiti di dettaglio che i beneficiari debbono possedere, onde ottenere il bonus di 3mila euro una tantum per l’alluvione in Emilia Romagna. Vediamo di seguito i principali:

  • esercizio dell’attività in modo esclusivo oppure, per quanto riguarda agenti e rappresentanti, in via prevalente in uno dei Comuni di cui al DL Alluvioni che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale;
  • blocco dell’attività lavorativa a seguito delle alluvioni che hanno flagellato l’Emilia Romagna;
  • iscrizione a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza.

Al momento sappiamo che nel meccanismo non sussistono limiti di reddito da rispettare per conseguire il citato bonus da 3mila euro legato all’alluvione in Emilia Romagna. Il bonus, come detto, non sarà un sostegno strutturale per i prossimi mesi di riavvio delle attività nei territori colpiti.

Ulteriori chiarimenti

Inoltre, la soglia di 3mila euro è da considerarsi quella massima, ovvero le somme riconosciute ai lavoratori e alle lavoratrici potranno anche essere minori, sulla scorta di regole e criteri che dovranno essere opportunamente dettagliati a breve – su impulso dei ministeri e, presumibilmente, dall’istituto di previdenza. La cifra potrebbe anche essere riparametrata sulla scorta delle stime del numero di lavoratori interessati effettivamente dal contributo, che sarà compiuta dai ministeri competenti. Possibile altresì la fissazione, con un successivo decreto ministeriale, di un tetto massimo di reddito valevole per avere accesso al bonus 3mila euro alluvione Emilia Romagna.

Non dimentichiamo infine che, come accade solitamente per le varie indennità varate grazie all’iniziativa dei governanti, a erogare in concreto l’indennità una tantum dovrebbe essere l’Inps, ma per ogni dettaglio operativo dovremo aspettare la versione definitiva del testo del decreto Alluvioni, come pure le relative istruzioni dell’istituto di previdenza. In ogni caso, con tutta probabilità sarà l’Inps a gestire le varie domande come pure l’erogazione effettiva del bonus 3.000 euro, come già visto durante la fase della pandemia.

 

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