Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Il TAR Campania, con la recentissima sentenza n. 3541 del 04.06.2024, è tornato sul tema dei lavori eseguiti sull’opera abusiva in pendenza della domanda di condono edilizio, ribadendo, in tal modo, le conseguenze che potrebbero derivare dal compimento di una tale attività.

Il giudizio sottoposto all’esame del TAR trae le mosse dal ricorso, promosso da un cittadino, avverso tre sanzioni demolitorie irrogate dal Comune per svariate opere edilizie di diversa consistenza e qualità (come tettoie e gazebi), realizzate su area di proprietà comunale e in assenza dei prescritti titoli abilitativi, nonché per gli ulteriori interventi (come pavimentazione, opere di ordinaria e straordinaria manutenzione) realizzati su un fabbricato di proprietà del ricorrente già oggetto di istanza di condono.

Nel caso di specie, due dei citati provvedimenti demolitori erano stati emanati – rispettivamente – ai sensi dell’art. 27 e dell’art. 31 del DPR 380/2001 (c.d. Testo Unico Edilizia), con l’obiettivo di reprimere gli illeciti consistenti nelle modifiche apportate al fabbricato oggetto di istanza di condono.

Il TAR Campania, nell’esaminare la questione sottoposta al proprio esame, ha ribadito – tra le altre cose – un importante principio dettato in tema di lavori e/o, comunque, di modifiche apportate ad immobili già oggetto di istanza di condono.

Difatti, nella citata sentenza 3541 del 04.06.2024, il TAR Campania ha sottolineato che “successivamente alla presentazione della domanda di condono edilizio e prima che quest’ultima sia decisa, il proprietario non può effettuare alcun lavoro di completamento o ampliamento dell’immobile abusivo, valendo il principio in forza del quale è la prosecuzione in sé dei lavori ad essere preclusa, a prescindere dal regime edilizio a tali opere applicabile, anche in termini di trattamento sanzionatorio”.

Ad essere vietati, però, non sono solo i “lavori di ampliamento o completamento”, ma qualsiasi lavoro e/o attività – anche solo di ordinaria manutenzione – eseguiti sull’immobile oggetto di istanza di condono edilizio: come sottolineato nella citata sentenza, le eventuali ulteriori opere, eseguite dopo la presentazione dell’istanza di condono, “ancorché interne, pertinenziali o di ridotto impatto urbanistico, oppure astrattamente riconducibili alle categorie della manutenzione ordinaria/straordinaria, del restauro e/o del risanamento conservativo, o della ristrutturazione edilizia”, sono da considerarsi abusive e in prosecuzione dell’indebita attività edilizia pregressa.

In tal modo, si sottolinea che anche tali “minori interventi” – ripetendo le caratteristiche di illiceità dell’opera principale, cui ineriscono strutturalmente – sono assoggettabili all’ordine di demolizione da parte dell’amministrazione comunale ai sensi degli artt. 27 e 31 del D.P.R. n. 380 del 2001.

Tra l’altro, il TAR osserva anche come ciò “non significa negare in assoluto la possibilità di intervenire su immobili rispetto ai quali pende l’istanza di condono, ma solo affermare che, a pena dell’assoggettamento alla medesima sanzione demolitoria prevista per il manufatto abusivo di riferimento, tale possibilità di intervento deve esplicarsi nel rispetto delle procedure di legge”, ossia nel rispetto del dettato dell’art. 35 della L. 47/1985 (ancora applicabile per effetto dei rinvii ad essa operata dalla successiva legislazione condonistica).



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui