Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Il Decreto Salva Casa è finito sotto un fuoco di fila di emendamenti, con la maggioranza che punta a una revisione totale del testo. Critiche e richieste di una riforma organica dell’edilizia si fanno sempre più forti.

Verso la revisione Decreto Salva Casa: una valanga di emendamenti

Il Decreto Salva Casa, concepito inizialmente come una risposta urgente per affrontare specifiche problematiche del settore edilizio, sta attraversando, rispetto alla sua prima versione, una trasformazione radicale a causa delle 522 proposte di modifica depositati presso la commissione Ambiente della Camera.

Un numero impressionante, sintomo di una volontà diffusa di rivedere in profondità il provvedimento. Tanto che il testo finale sarà verosimilmente molto diverso da quello pubblicato in Gazzetta Ufficiale alla fine di maggio.

Decreto Salva Casa: su che cosa verte la revisione

Il primato del numero di emendamenti presentati proviene dai partiti di maggioranza che manifesta una dinamica interna volta a modificare sostanzialmente l’impianto iniziale testo legislativo. Le proposte principali mirano a modernizzare le regole sull’abitabilità, ferme al 1975, e a introdurre l’emendamento “Salva Milano”, che intende regolarizzare situazioni edilizie irregolari nel capoluogo lombardo.

Ma anche i partiti di opposizione hanno colto l’occasione presentando 58 emendamenti. La commissione Ambiente inizierà a votare gli emendamenti la settimana del 9 luglio, con l’obiettivo di portare il testo in aula per la discussione generale il 15 luglio.

I principali emendamenti sotto la lente

Tra i numerosi emendamenti presentati, che promettono di rivoluzionare il settore edilizio, segnaliamo i seguenti:

  • Revisione dei requisiti minimi di abitabilità. La modifica proposta mira a rendere sanabili unità abitative più piccole, adattandosi alle esigenze abitative contemporanee e facilitando l’utilizzo di spazi attualmente considerati non abitabili.
  • La norma “Salva Milano”. La modifica mira a sbloccare la situazione urbanistica di Milano, attualmente paralizzata da una decina di inchieste e circa 150 progetti edilizi fermi e potrebbe rappresentare una soluzione per le grandi costruzioni milanesi oggetto di inchieste per abusi edilizi e lottizzazione illecita, ma è stata considerata da alcuni un necessario compromesso per sanare situazioni pregresse, da altri una pericolosa sanatoria che potrebbe incentivare ulteriori irregolarità.
  • La sburocratizzazione degli iter. Un discreto numero di emendamenti mirano alla semplificazione burocratica di alcuni iter autorizzativi. Alcune proposte mirano a risolvere situazioni pendenti, riconoscendo validità a certificazioni emesse sotto regolamentazioni ormai superate, semplificando così il quadro normativo e riducendo la burocrazia per i proprietari. Altri intendono sanare automaticamente alcune varianti, alleggerendo il carico amministrativo e offrendo una soluzione più veloce dal punto di vista burocratico.

Un provvedimento che aumenta l’incertezza normativa

I professionisti del settore chiedono al Legislatore di rivedere le disposizioni perché, con le sue modifiche parziali, non fa che ampliare l’ambito di incertezza interpretativa della normativa edilizia.

Il Legislatore continua a introdurre modifiche che, pur presentandosi come snellimenti procedurali, diventano misure permanenti – hanno dichiarato in una nota congiunta i Consigli Nazionali degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, degli Ingegneri e la Fondazione Inarcassa. L’obiettivo dichiarato di agevolare la regolarizzazione di piccole difformità nei fabbricati esistenti si traduce in un affidamento improprio di responsabilità sui tecnici abilitati, come già avvenuto con le asseverazioni“.

Il Decreto prevede che, per regolarizzare le piccole difformità edilizie, qualora non sia possibile verificare l’epoca di realizzazione di un immobile tramite documentazione probante (catastale, fotografica, ecc.), il tecnico incaricato debba attestare la data di realizzazione tramite una propria dichiarazione. “Questo impone ai tecnici un carico improprio di responsabilità, perché in caso di dichiarazione falsa o mendace, si applicano sanzioni penali – lamentano i professionisti –. Si tratta di un peso eccessivo per architetti e ingegneri liberi professionisti, che già affrontano notevoli difficoltà operative“.

Un Decreto sotto assedio

Il futuro del Decreto Salva Casa è ancora molto incerto. Con una maggioranza determinata a modificarlo e un’opposizione pronta a dare battaglia, il testo finale potrebbe subire cambiamenti sostanziali. La necessità di una riforma organica e complessiva del Testo Unico dell’Edilizia è sempre più evidente, e le critiche degli esperti del settore non possono essere ignorate.

Il clima è caldo e la discussione promette di essere accesa: visti gli emendamenti proposti al decreto Salva Casa, il tentativo è molto ambizioso.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui