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Se non è un condono diciamo che gli somiglia molto. Nel decreto salva-casa che Matteo Salvini si appresta a portare nel cdm in programma venerdì 24 maggio a Palazzo Chigi figura la possibilità per i Comuni di vendere immobili con irregolarità edilizie «condizionando sospensivamente il contratto alla effettiva rimozione da parte dell’acquirente delle opere abusive». Ipotesi percorribile, specifica il testo purché l’opera «non contrasti con gli interessi culturali, paesaggistici, ambientali, urbanistici e di tutela idrogeologica».

L’acquirente, che comprerà il bene dal Comune a un valore che terrà conto dei costi per la rimozione e che verrà destinato per un terzo a combattere l’abusivismo e promuovere la rigenerazione urbana, sarà tenuto a eliminare l’abuso pena la mancata efficacia del contratto.

Tra le altre misure la tolleranza delle irregolarità incluse in una forchetta del 2-5% per una superficie che va da oltre 500 a meno di 100 metri quadri, lo stop alla doppia conformità, la semplificazione delle pratiche per il cambio di destinazione d’uso. Salvi anche i dehors sanitari realizzati in pandemia, ferma la facoltà del Comune di chiederne la rimozione, mentre resta fuori dalla norma la cosiddetta clausola salva-Milano per far ripartire i lavori nei grattacieli del capoluogo lombardo dopo lo stop imposto dalla procura a diversi progetti: la proposta sarà presentata in Parlamento nelle prossime settimane.

Arriva la Commissione sui bilanci dello sport

In cdm anche il contestato decreto del ministro dello Sport Andrea Abodi che istituisce un ente di vigilanza per i bilanci delle società professionistiche di calcio e basket. Un provvedimento destinato a scatenare nuove polemiche da parte di Figc e Coni, alle quali Abodi concede solo la denominazione dell’organo («commissione» e non «autorità») e la possibilità di indicare una rosa di cinque nomi da cui i ministri dello Sport e dell’Economia selezioneranno il presidente e i quattro componenti non di diritto, previo parere favorevole dei due terzi delle commissioni parlamentari competenti.

L’ente sarà formato da sette membri nominati con dpcm o decreto del ministero dello Sport, di concerto col Mef: ne fanno parte di diritto il presidente dell’Inps e il direttore dell’Agenzia delle Entrate, che potranno delegare a dirigenti dei rispettivi istituti. Nessun’altra concessione a Coni e federazioni, se non l’eliminazione dell’aggettivo «vincolante» in relazione al parere che l’organo dovrà fornire sul rilascio delle licenze per la partecipazione alle competizioni.

Green: bond sì, case no

In cdm anche la normativa sui green bond. La disciplina, contenuta nella legge di delegazione europea, prevede l’obbligo per il governo di adeguare la normativa nazionale agli standard di sostenibilità della tassonomia europea. A vigilare sarà la Consob, cui è affidato il potere di irrogare sanzioni con una base minima di 5 mila euro. L’attività della Consob dovrà coordinarsi con quella di Ivass e Covip. Scompare invece ogni riferimento alla discussa direttiva sulle case green, presente nelle bozze precedenti.

Fisco, nuovo decreto attuativo

Il vertice sarà anche occasione di chiarimento sullo scivolone «redditometro» del viceministro al Mef Maurizio Leo, che in cdm porta un nuovo decreto attuativo della delega fiscale sulle sanzioni. La norma allinea la punibilità alla media europea del 60% (con i massimi dimezzati dal 240 al 120%) e ridisegna l’applicazione delle sanzioni per i casi di inesistenza e non spettanza dei crediti d’imposta.

Slittano ai prossimi cdm la riforma della giustizia del Guardasigilli Carlo Nordio, dalla quale potrebbe restare fuori la separazione delle carriere, e il decreto interministeriale per l’approvvigionamento di materie prime critiche (29 maggio), oltre alla norma per ridurre le liste d’attesa nella sanità a firma del ministro Orazio Schillaci (3 giugno). (riproduzione riservata)




MF – Numero 102 pag. 5 del 24/05/2024

 

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