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Ai nastri di partenza le domande di accesso al Bonus colonnine 2024 per professionisti e imprese che acquistano e installano infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici: dal 15 marzo al 20 giugno si possono compilare e trasmettere le istanze per l’accesso al credito fiscale pari al 40% delle spese ammissibili (sostenute a partire dal 4 novembre 2021  e fatturate elettronicamente), in forma di contributo in conto capitale concesso dal MASE e gestito da Invitalia.

Vediamo in dettaglio in cosa consiste il Bonus colonnine auto elettriche, come fare domanda e quali sono le differenze.

Bonus colonnine Imprese e Professionisti

Il contributo in conto capitale può essere concesso per un importo pari al 40% delle spese ammissibili (sostenute dopo il 4 novembre 2021,  al netto IVA e documentate mediante fattura elettronica), nell’ambito del massimale de minimis. Il contributo copre, fino ad un massimo del 10%, anche i costi di acquisto e messa in opera, le spese per la connessione alla rete elettrica, di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.

Nel dettaglio:

  • acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
  • connessione alla rete elettrica (nel limite massimo del 10%);
  • spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi (nel limite massimo del 10%).

Il Bonus colonnine non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche per le stesse spese e ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola domanda di contributo.

Sono ammesse tutte le Partite IVA sane con sede in Italia, i Professionisti con fatturato superiore al costo della colonnina e i Forfettari che installano impianti fino a 20mila euro. I requisiti di accesso sono elencati nell’apposito decreto ministeriale.

Importi sono concessi

Sono ammesse le spese per acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, installazione delle colonnine, impianti elettrici, opere edili necessarie, dispositivi per il monitoraggio, con i seguenti massimali al netto IVA:

  • infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:

    • wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 € per singolo dispositivo;
    • colonnine con due punti di ricarica: 8.000 € per singola colonnina.
  • infrastrutture di ricarica in corrente continua:

    • fino a 50 kW: 1000 €/kW;
    • oltre 50 kW: 50.000 € per singola colonnina;
    • oltre 100 kW: 75.000 € per singola colonnina.

Il contributo copre anche, fino al limite del 10% del costo per l’acquisto e messa in opera, le spese per la connessione alla rete elettrica e per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.

Le risorse disponibili, 87,5 milioni di euro, saranno così ripartite:

  • 70 milioni per infrastrutture di valore inferiore a 375.000 euro da parte di imprese;
  • 8,75 milioni per infrastrutture di valore pari o superiore a 375.000 euro da parte di imprese;
  • 8,75 milioni per infrastrutture di ricarica da parte di professionisti.

Come inviare la domanda di bonus

Per l’invio delle domande si utilizza il portale Invitalia. La domanda può essere presentata online dalle 12.00 del 15 marzo 2024 fino alle 17.00 del 20 giugno 2024.

Per alcune tipologie di interventi si dovrà inviare la domanda di accesso al contributo esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo: CRE1@postacert.invitalia.it.

Tutti i dettagli sulla pagina MASE dedicata al bonus.

Bonus colonnine domestiche

Il Bonus colonnine domestiche concede l’agevolazione è quella prevista dall’articolo 1 comma 1 lettera a) del DPCM 4 agosto 2022 per l’acquisto di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica da parte di utenti domestici, ai quali viene riconosciuto un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera.

Lo sconto si applica all’acquisto di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici di potenza standard (minori di 22 kW).

Oltre al bonus, è possibile ottenere la ricarica a costi ridotti, richiedendo sul portale GSE l’aumento gratuito della potenza da 3,5 a 6 kW per le ricariche effettuate di notte e nei festivi.

Bonus colonnine privati: importi e requisiti

Il Bonus colonnine per la ricarica di veicoli elettrici ha un tetto massimo differente per a seconda di chi sia il richiedente:

  • limite massimo di 1.500 euro per infrastrutture di ricarica domestiche, per persona fisica richiedente;
  • limite massimo di 8.000 euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali.

In tutti i casi la colonnina deve possedere determinati requisiti di sicurezza, ma nelle abitazioni private non servono particolari autorizzazioni, mentre per l’installazione nelle parti comuni condominiali è richiesta l’approvazione dell’assemblea condominiale.

Come installare una colonnina in condominio

Se si vuole installare la colonnina di ricarica del veicolo elettrico nel proprio box privato, situato all’interno di un condominio, è necessario informare l’amministratore di condominio delle proprie intenzioni. Il limite di spesa sarà quello previsto per i privati e non quello stabilito per i condomini.

Il tutto, sempre rispettando le norme di sicurezza, facendo installare l’apparato da una ditta specializzata che rilasci un certificato di conformità dell’impianto e del funzionamento dello stesso.

Come fare domanda di Bonus colonnine?

Le domande devono essere compilate in forma elettronica, utilizzando la piattaforma online gestita da Invitalia, tramite SPID, carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Le domande sono considerate trasmesse solo dopo il rilascio della ricevuta telematica.

Le domande si possono presentare entro il 14 marzo, allegando la documentazione richiesta. Tra i requisiti, c’è anche il possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Le domande saranno ammesse in ordine cronologico di presentazione e il contributo accreditato sul conto corrente indicato nell’istanza.

 

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