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Andrea Papa Head of Business Operations & Development Opyn

Opyn in qualità di abilitatore tecnologico a fianco di Azimut, Santander Corporate & Investment Banking (Santander CIB) e Banca Ifis, ha avviato una nuova iniziativa a supporto delle Pmi italiane. .

La cartolarizzazione, strutturata da Santander CIB e Banca Ifis in qualità di co-Arranger, in cui Santander Cib ha agito come senior lender,  Banca Ifis in veste di mezzanine investor e Azimut come junior investor, è volta ad originare un portafoglio di prestiti garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI per un ammontare di 300 milioni di euro – che vanno ad aggiungersi agli oltre 1.200 milioni di euro già erogati alle PMI mediante altre operazioni di cartolarizzazione già perfezionate con il coinvolgimento di Opyn come fornitore di soluzioni tecnologiche per il credito alle imprese a servizio di istituzioni finanziarie e asset manager.

Opyn infatti agirà a supporto della società di gestione lussemburghese del Gruppo Azimut per i fondi di private debt durante tutta la fase di concessione dei prestiti alle imprese e nel ruolo di sub-servicer del veicolo Skyline SPV per le attività di gestione del portafoglio dei crediti.

Ha partecipato all’operazione anche Cardo AI, società che supporta le cartolarizzazioni attraverso una piattaforma tecnologica che permette di gestire l’intero ciclo di vita delle operazioni attraverso processi per la gestione dei dati, strumenti avanzati per effettuare analisi e simulazioni dinamiche, monitoraggio, reportistica e gestione dei processi di acquisto, funding e distribuzione in maniera interamente automatizzata.

I finanziamenti saranno concessi alle Pmi italiane e avranno una durata massima di 6 anni, comprensivi di 1 anno di preammortamento, con un importo variabile da 100.000 euro a 1.500.000 euro e saranno assistiti dalla garanzia fino al 90% del Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi.

Le aziende che richiederanno il prestito saranno valutate in 24 ore grazie alla tecnologia messa a servizio da Opyn che vede l’utilizzo di algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, con un approccio guidato dai dati e in continuo aggiornamento mediante machine learning. Al processo di screening segue poi l’erogazione del finanziamento nel giro di pochi giorni lavorativi. Si stima che con questa ulteriore operazione di cartolarizzazione si potranno finanziare circa 1.200 nuove imprese in cerca di supporto finanziario per sostenere la loro crescita e resilienza in un contesto macroeconomico difficile come quello attuale.

Questa operazione si inserisce nel percorso di integrazione del fintech italiano con le istituzioni finanziarie di cui Opyn è protagonista e pioniere: si tratta infatti di una innovativa progettualità che prevede l’utilizzo – in modalità as a service – del software di Opyn per effettuare lo screening delle richieste di finanziamento provenienti dalle PMI e delle successive fasi di erogazione, gestione e monitoraggio del credito, nonché della connessa garanzia.

Come analizzato da un recente studio di Italia Fintech, i finanziamenti alle imprese attraverso strumenti di finanza alternativa, come il lending as a service, sono sempre più apprezzati e infatti continuano a crescere segnando un incremento di 12 volte nel 2022 (4,5 miliardi di euro) rispetto al 2019. Tra il 2019 e il 2022 sono stati concessi alle PMI 9,9 miliardi di euro attraverso questi strumenti. Sono oltre 28 mila le PMI che hanno potuto accedere a finanziamenti grazie al fintech, con un importo medio erogato che si è attestato sui 400 mila euro nel 2022.

«Con questa operazione continuiamo il nostro percorso ormai consolidato come fornitori tecnologici per le banche, gli asset manager ma anche le corporate, attraverso l’integrazione di soluzioni tecnologiche per il credito», dichiara Andrea Papa, head of business operations & development di Opyn. «Siamo felici di essere nuovamente al fianco di partner come Azimut, Santander CIB e Banca Ifis, istituzioni finanziarie di primaria importanza che confermano la loro scelta di affidarsi alla piattaforma di Opyn per abbracciare il digitale e offrire così finanziamenti in maniera efficiente. In questi anni, la fiducia di importanti partner e clienti nella nostra tecnologia ci ha permesso di avere un ruolo determinante nel mercato e di affermarci come azienda leader nel settore del lending as a service. Nel 2022 abbiamo segnato un incremento annuo del 92% dei volumi gestiti per conto dei nostri clienti, fino ad arrivare a gestire più di 1 miliardo di euro di finanziamenti. Stimiamo che nel 2023 questi volumi raggiungeranno quota 2 miliardi di euro».

Gabriele Blei, amministratore delegato di Azimut Holding, commenta: «Complice la difficile congiuntura economica per una piccola e media impresa italiana è sempre più difficile accedere agevolmente alle risorse di cui ha bisogno. Un trend che sottolinea ancora di più la strategicità ricoperta da operatori finanziari diversi dal canale bancario tradizionale, come Azimut, potenziati dalle opportunità fintech nell’erogazione di liquidità alle imprese. Questa nuova cartolarizzazione, che segue le precedenti, oltre a rafforzare la partnership avviata con successo nel 2020 con Opyn consolida l’impegno del nostro Gruppo verso il tessuto produttivo italiano con il progetto di NeoFinancing alimentato da un’ampia offerta di fondi di private debt, tramite il quale da fine 2019 a fine 2022 abbiamo erogato prestiti per oltre 1,4 miliardi di euro, a cui si sommano gli strumenti equity con i diversi fondi dedicati».

«Banca Ifis è impegnata da oltre 40 anni al fianco delle piccole e medie imprese italiane. L’operazione ci consente di ribadire tale impegno rafforzando la nostra già consolidata presenza sul mercato con innovative soluzioni di finanza strutturata realizzate in collaborazione con primarie controparti. Con questa operazione portiamo ad oltre 1,5 miliardi di euro il totale delle operazioni nelle quali, come Banca Ifis, abbiamo svolto il ruolo di Arranger dall’avvio del desk dedicato nel 2021» dichiara Saverio Bonavita, responsabile capital Markets di Banca Ifis.

 

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