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Commercialisti: una nuova versione dei principi di attestazione

Il Consiglio nazionale dei commercialisti, con la partecipazione della Fondazione Nazionale dei Commercialisti – Ricerca, l’AIDEA, l’APRI e l’OCRI, ha pubblicato una nuova versione dei Principi di attestazione dei piani di risanamento (CNDCEC – comunicato 08 maggio 2024)

Con la definitiva entrata in vigore del DLgs 12 gennaio 2019 n. 14, recante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, si è resa necessaria una completa rivisitazione dei Principi di Attestazione, per tenere conto sia di nuove disposizioni di diretta applicazione, sia di nuove fattispecie di attestazione, declinando nuovi standards per il professionista indipendente.

Del resto, come nella legge fallimentare, anche nel Codice della crisi le previsioni contenute nei piani, che sono parte integrante per l’accesso agli strumenti di regolazione della crisi, vengono validate attraverso il lavoro di un professionista indipendente e altamente qualificato. Tale professionista deve, infatti, attestare con assunzione di rilevanti responsabilità che i piani di risanamento in continuità o anche liquidatori siano corretti. L’attività richiesta all’Attestatore riguarda sia la base dati che deve essere veritiera sia la fattibilità della riuscita del piano.

Un ulteriore elemento, ormai essenziale per la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, è la verifica che le proposte del debitore in crisi siano più convenienti rispetto all’alternativo scenario della liquidazione giudiziale. Così, al professionista è richiesto di esprimere un complesso giudizio di convenienza che si estrinseca, talvolta, nell’attestazione che il trattamento proposto ai creditori non sia deteriore. Giudizio che diviene ancor più essenziale quando le proposte interessano lo stralcio dei crediti pubblici sia che riguardino tributi, sia che riguardino contributi previdenziali, poiché la possibilità di degradare i creditori, sia privati che pubblici, assistiti da un privilegio divenuto incapiente, a causa del possibile default del debitore in crisi, è ormai la condizione più comune ammessa dagli strumenti di regolazione della crisi.

In questa prospettiva, considerati gli elementi di novità introdotti dal Codice della crisi, i Principi di attestazione sono stati arricchiti nei contenuti in più parti. Nella nuova versione viene esaminata l’attività dell’attestatore negli strumenti di regolazione della crisi del gruppo di impresa cui è dedicato il paragrafo 10 dei Principi; si sono fornite le indicazioni necessarie per la valutazione della convenienza della proposta e miglior soddisfacimento dei creditori, rivedendo e ampiamente integrando il paragrafo 7; si sono corredati i Principi di quattro allegati tecnici, riservando l’allegato 3 alle indicazioni per la stesura delle attestazioni previste dagli artt. 63 e 88 del Codice della crisi in tema di transazione contributiva e previdenziale.

di Ilia Sorvillo

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