Alberghi e imprese turistico-ricettive che pianificano investimenti con i benefici del Fondo Rotativo Turismo  (FRI-TUR) hanno più tempo per presentare domanda di incentivi per il miglioramento delle loro strutture: il Ministero del Turismo ha infatti concesso una proroga dei termini al 12 settembre.

Fondo Turismo FRITUR: le imprese beneficiarie

La scheda completa dell’incentivo è pubblicata anche sul sito Invitalia, tramite cui è necessario inoltrare la richiesta di finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti e di contributo diretto che può arrivare la 35% delle spese ammissibili.

Possono presentare domanda di accesso ai nuovi incentivi del ministero del Turismo: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.

Gli incentivi concessi

L’incentivo consiste in un finanziamento agevolato con durata da 4 a 15 anni, al tasso fisso dello 0,50%, con tre anni di preammortamento, abbinato a un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata.

Il contributo a fondo perduto è concesso in base agli importi ammissibili, fino a un massimo del 35%.

ESL (Equivalente Sovvenzione Lorda)

  •  Zona a) Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna:
    • 30% micro imprese; 23% piccole imprese; 18% medie imprese; 10% grandi imprese;
  •  Zona c) per parte del territorio individuato nei limiti dell’Allegato-Aiuto di Stato SA 101134 (2021/N) Italia, all’interno delle regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo:
    • 25% micro imprese; 20% piccole imprese; 15% medie imprese; 5% grandi imprese;
  •  resto d’Italia, per le sole PMI:
    • 15% micro e piccole imprese; 5% medie imprese.

Investimenti ammessi a contributo e finanziamento

L’incentivo riguarda investimenti da 500mila e fino a 10 milioni di euro, realizzati sul territorio nazionale, coerenti con l’attività dell’impresa richiedente e compatibili con la transizione climatica ed energetica:

  • incremento dell’efficienza energetica;
  • riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri, incluse le unità abitative mobili e loro pertinenze e accessori collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, funzionali alla realizzazione degli interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica e agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
  • realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
  • interventi per la digitalizzazione:
  • acquisto/rinnovo di arredi.

Tipologia di spese agevolabili

I progetti devono essere avviati dopo la presentazione della domanda (nei tre mesi successivi alla firma del contratto di finanziamento) e completati entro il 31 dicembre 2025. Per quanto riguarda le spese ammissibili, il bando prevede le seguenti voci di costo.

  •  Servizi di progettazione: nella misura massima complessiva del 2%;
  •  suolo aziendale e sue sistemazioni: fino al 5%;
  •  fabbricati, opere murarie e assimilate: fino al 50%;
  •  macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  •  investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, nella misura massima del 5%.

Come si presenta la domanda

Le domande di accesso ai benefici del Fondo Rotativo per il Turismo si presentano fino alle 12:00 del 12 settembre 2024, utilizzando esclusivamente la procedura informatica messa a disposizione da Invitalia.