#finsubito: Concordato Preventivo Biennale

Il 17 settembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare n. 18/E, un documento di 64 pagine che fornisce chiarimenti dettagliati sul concordato preventivo biennale. Questo strumento, pensato per offrire un accordo tra Fisco e contribuente sulle imposte da versare per un biennio, è stato oggetto di discussione e analisi da parte di esperti del settore.

Modifiche e Critiche

#finsubito evidenzia che le modifiche apportate al concordato preventivo biennale, siano state pensate per renderlo più attraente. Tuttavia, il concordato presenta numerose criticità, descritte come “bucce di banana”, che ne complicano l’adesione e la permanenza.

Condizioni di Accesso e Uscita

La norma prevede una serie di condizioni ostative all’ingresso, come l’assenza di debiti iscritti a ruolo superiori a €5000. Inoltre, la circolare specifica che la presentazione di una dichiarazione integrativa può comportare l’uscita dal concordato se riferita a uno dei periodi posti a base per la proposta.

Problemi Legali e Fiscali

Un altro punto critico riguarda le conseguenze di eventuali accertamenti o indagini penali. In caso di condanna, anche se il processo penale dura anni, il contribuente può essere escluso dal concordato, innescando una serie di problemi a catena.

Scadenze e Adesione

Il termine per aderire al concordato preventivo biennale è fissato per la fine di ottobre 2024, in coincidenza con l’invio delle dichiarazioni dei redditi. La circolare chiarisce che non è possibile aderire con una dichiarazione tardiva, presentata nei 90 giorni successivi alla scadenza.

Cessione d’Azienda

La circolare affronta anche la questione della cessione d’azienda, specificando che la cessione di un ramo d’azienda comporta l’uscita dal concordato.

Vantaggi e Svantaggi del Concordato Preventivo Biennale

Il concordato preventivo biennale offre alcuni vantaggi significativi, come la possibilità di stabilire un reddito concordato che può semplificare la gestione fiscale per il contribuente. Tuttavia, i numerosi vincoli e le condizioni stringenti possono rendere questo strumento poco attraente per molti.

Vantaggi:

  • Stabilità Fiscale: Il concordato permette di stabilire un reddito fisso per due anni, offrendo una maggiore prevedibilità fiscale.
  • Riduzione del Contenzioso: Riduce il rischio di contenziosi con l’Agenzia delle Entrate, poiché le imposte sono concordate in anticipo.
  • Semplificazione: Può semplificare la gestione fiscale per le imprese, riducendo la necessità di continue verifiche e accertamenti.

Svantaggi:

  • Condizioni Stringenti: Le numerose condizioni per l’accesso e la permanenza nel concordato possono renderlo difficile da gestire.
  • Rischio di Esclusione: Eventuali accertamenti, indagini penali o modifiche alle dichiarazioni possono comportare l’uscita dal concordato, con conseguenti complicazioni fiscali.
  • Limitazioni Temporali: La necessità di aderire entro scadenze precise e l’impossibilità di utilizzare dichiarazioni tardive possono rappresentare un ostacolo per molti contribuenti.

Considerazioni Finali

In sintesi, il concordato preventivo biennale rappresenta un’opportunità per i contribuenti di stabilire un accordo con il Fisco, ma è costellato di complessità che richiedono una gestione attenta e consapevole. È fondamentale che i professionisti del settore fiscale monitorino attentamente le condizioni e le scadenze per evitare le numerose insidie che questa norma presenta.